Simenon giornalista. Quando era adolescente a Liegi, poi a Parigi prima quando pubblicava sui quotidiani ogni cosa che gli riuscisse di piazzare, poi quando la sua fama di scrittore gli apriva molte porte e i giornali facevano a gara per avere la firma di Simenon sulle loro pagine.
Siamo nel 1937, ha trentaquattro anni, vive a Marsilly, vicino a La Rochelle in una casa nobiliare di campagna, La Richardière, insieme alla moglie Tigy e la femme de chambre Boule. Come scrittore è ormai lanciato. Ha terminato di pubblicare le prime diciannove inchieste del commissario Maigret (che lui allora pensava fossero anche le ultime), aveva firmato il contratto con la prestigiosa Gallimard (con cui dal '34 aveva già pubblicato ben venti romanzi), stava passando i famosi cinque anni senza scrivere nemmeno un Maigret. Ma soprattutto era passato alla terza fase che si era a suo tempo prefissata, quella di romanziere. Superato il periodo della letteratura alimentare (i romanzi popolari commissionati), quella semi-alimentare (i Maigret), adesso era nella fase dei romans romans, l'apprendistato era finito e ormai si sentiva davvero maturo per definirsi "romanziere".
Ma tutto ciò non gli impediva di continuare a scrivere per i giornali. Questa volta si tratta di un'inchiesta a puntate sulla criminalità parigina. Il committente è Paris-Soir, che con Simenon aveva avuto una brutta esperienza, nel '34, in occasione del famoso affaire Stavisky, scandalo finanziario con dubbio suicidio del protagonista. Anche lì Paris-Soir, visto che gli inquirenti non facevano progressi, lo aveva ingaggiato grazie alla fama che si era fatto con Maigret. Infatti, affidando l'incarico allo scrittore, era come, soprattutto agli occhi dei lettori, se avessero consegnato un mandato al commissario Maigret. Simenon indagò, fece ipotesi anche azzardate, spese un discreto budget, la tirò un po' per le lunghe, ma alla fine si ritrovò su una pista del tutto sbagliata, dimostrando quanto un buon scrittore di gialli fosse lontano da un bravo investigatore.
Ma nel '37 lo stesso Paris-Soir gli commissiona un lavoro molto più consono alle sue qualità. Infatti questa inchiesta sulla malavita di Parigi, che si intitolerà Police-secours ou les Nouveaux Mystère de Paris, è una serie di dieci articoli che appariranno dal 6 al 10 settembre, i quali saranno poi raccolti con lo stesso titolo nell'85 (editore Mille Et Une Nuits - Petite Collection). In questi articoli...romanzati Simenon passa in rassegna casi criminali che nelle sue mani diventano quasi dei racconti, dove la sua capacità di osservazione e la sua creatività di scrittore li trasformano in brevi noir, dove l'ambiente, l'atmosfera e i personaggi sono quasi più importanti dei crimini.
Stile stringato, a volte secco, quello dei pezzi di cornaca nera da venti righe, geografia della criminalità parigina con i luoghi dei boss e le bettole malfamate, insomma un affresco in noir di una Parigi anni '30 che, fascinosa già di per sè, diventa ancor più intrigante attraverso le parole di Simenon.
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