lunedì 26 maggio 2014

SIMENON SIMENON. LE INCHIESTE DI MAIGRET IN... NERO

Maurizio ci ha proposto, in un post di qualche giorno fa', una scaletta di colori utilizzati nei titoli dei romanzi di Simenon.
Forse saprete che ho dedicato un saggio ai colori nei Maigret (http://www.trussel.com/maig/couleurs-f.htm). 
Riallacciandomi al post di Maurizio, mi è venuta voglia di tornare sull'argomento e di interessarmi al primo colore citato nei romanzi della serie del commissario. Qual è il primo tocco di colore dato da Simenon all'incipit di questi romanzi? Cosa ci dice la scelta di questo colore sul tono e sull'intreccio del romanzo in questione? Ecco una domanda cui cercherò di rispondere in questo saggio, che ogni giorno, da oggi a sabato, vedrà pubblicato un post dedicato ad un colore diverso.

• Il primo romanzo della serie si apre con una descrizione dell'ufficio di Maigret alla Polizia Giudiziaria. Primo colore citato, il nero del tubo della stufa che il commissaro riempe di carbone. Subito l'oggetto è sistemato e incontreremo questa famosa stufa in parecchi romanzi. Troveremo il nero come colore dell'incipit anche di altri romanzi che iniziano nell'ufficio di Maigret: quindi l'orologio a pendolo di marmo nero al quale il commisario getta un colpo d'occhio per dare un'orario d'inizio alla sua inchiesta (è il caso di Maigret, Lognon et les gangsters, Le revolver de Maigret, Maigret et le client du samedi). Ma nera è anche la balaustra che si trova nel commissariato di Saint-Georges (La première enquête de Maigret). ll nero può essere anche un colore all'esterno che ci fà capire l'atmosfera in cui si apre l'intrigo: ad esempio ne Le port des brumes Maigret guarda aldilà dei vetri del treno che lo porta a Ouistreham, la notte che cade sul paesaggio che scorre "... fuori era tutto nero...". In Maigret et l'homme du banc è il colore di una domenica piovosa "... con i tetti e i marciapiedi... di un nero lucente...". E' un po' lo stesso colore che si ritrova in un lunedì di novembre in Maigret et les témoins récalcitrants o a Parigi "... lo stesso nero e  lo stesso bianco dei film muti...". Questo riferimento al bianco e nero ci immerge bene nell'atmosfera nostalgica di questo romanzo, nel quale Maigret evoca spesso i ricordi d'infanzia e, nello stesso tempo, ci immerge in quel mondo in sfacelo che è rappresentato dalla fabbrica di biscotti Lachaume.  
Murielle Wenger (continua)

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