giovedì 31 luglio 2014

SIMENON SIMENON. LA STRANA STORIA DEL SESSO... POPOLARE

Quando Simenon iniziò a scrivere sui giornali racconti e romanzi brevi a puntate, arrivavano dagli editori le richieste più diverse. Storie di avventura, vicende poliziesche, racconti di viaggio, romanzi d'amore, ma anche dei veri e propri racconti piccanti. Non proprio roba pornografica, ma storie che stavano a cavallo tra la pruderie e l'erotico. Come al solito allora Simenon non si faceva problemi su quello che gli chiedevano di scrivere. Si buttava su ogni genere con l'irruenza giovanile che gli era tipica, affrontava ogni argomento, inventava e si inerpicava anche nella narrativa più scabrosa senza battere ciglio. E non faceva distinzione su chi fosse il committente. In quei primi anni a Parigi, doveva , scrivere, scrivere, scrivere... intanto perchè lo pagavano un tanto a riga e lui aveva bisogno di soldi, dovendo mantenere sé e la moglie Tigy. Poi non dobbiamo scordare che a quell'epoca usava degli pseudonimi. Addirittura da un'ultima stima, sembra che fossero quasi una trentina. Se vogliamo quindi, il pubblico non conosceva Georges Simenon, ma Jean du Perry, Cristhian Brulls, Jean D'Orsage... E soprattutto per questi scritti che apparivano su testate come Mon Flirt, Paris, Plasir, Frou Frou... utilizzava pseudomini ancora più fantasiosi e particolari come La Déshabilleuse, Miquette, Poume et Zette, Bobette... nomi decisamente vezzosi con cui firmava i racconti più scollacciati e sensuali. Insomma della vera letteratura semi-erotica ad uso e consumo dei lettori di bocca buona. Ma per Simenon era tutta esperienza e non andava tanto per il sottile. Scrisse diversi racconti anche per un settimanale, Le Merle Rose, che era dedicato alle lesbiche. Già perché alla fine degli anni '20 si facevano anche di questi esperimenti, a testimonianza dell'atmosfera aperta e tollerante che si respirava a Parigi in quegli anni. Qualche titolo di questi scritti ne rivela chiaramente il tono tutt'altro che castigato: La femme au divan, Tom Gut aux Folies-Amoureuses, Dames à passions, Voluptueuses étreintes, Les dames à prix fixe...
Simenon d'altronde scriveva ne Le romancier (1945) "...non mi vantavo certo delle opere che scrivevo con tutti quegli pseudonimi differenti. Ne avevo bisogno... anche per mantenere la testa alta, ripetendomi che Balzac e altri avevano debuttato proprio così...".

2 commenti:

  1. tra il 1925 e il '31 simenon scrisse anche molti racconti di questo genere comico-erotico per la rivista apris-plaisirs ed utilizzò addirittura il suo pseudonimo piu' vicino al suo vero nome(Georges Sim)oltre a Gom Gut e Luc Dorsan.invece il libro "Au grande 13" è una raccolta di una parte dei racconti sopra descritti

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  2. direi che il termine che meglio definisce in italiano questi racconti scritti dal giovane simenon è grottesco

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