In una delle nostre scorribande sul web siamo incappati in una pagina della Libreria Rizzoli che è completamente dedicata all'edizione in ebook di tutte le inchieste del commissario Maigret (ne abbiamo già parlato in un post del 22 gennaio Da domani Maigret indaga anche dagli ebook). In questa pagina abbiamo trovato una vera miniera di notizie (!) che a quel momento però non erano ancora disponibli al pubbico. E invece qui abbiamo trovato il calendario delle uscite, i titoli, i prezzi, le promozioni, addirittura fino a fine marzo 2013. E poi pubblicità sull'iniziativa, tutte le indicazioni e i sistemi per acquistarli on-line... insomma una mole di informazioni sulle edizioni e sulle promozioni come nemmeno sul sito dell'Adelphi si possono trovare. La pagina in questione la potete trovare qui.
Forse vi chiederete perchè Rizzoli sì e Adelphi no? Intanto forse non tutti sanno che da oltre sei anni la Rizzoli (o più precisamente la RCS Media Group) possiede quasi il 60% delle azioni dell'Adelphi ed è quindi naturale che prenda iniziative promozionali per una delle sue sigle editoriali e soprattutto per uno dei "must" della suddetta casa editrice, vale a dire Simenon.
E poi l'Adelphi è stata sempre un mondo a sé stante, un editore che ha sempre fatto scelte elitarie. Non a caso Roberto Calasso (allora non ancora presidente, ma direttore editoriale) nel 1985 riuscì a strappare i diritti di Simenon alla Mondadori, convincendo lo scrittore, magari anche con un'offerta vantaggiosa, ma soprattutto con l'idea che l'Adelphi fosse la punta di diamante dell'editoria italiana, la più sofisticata, la più elitaria e la più esclusiva, mentre Mondadori era ormai diventato un'editore popolare, che pubblicava di tutto e non più adatto ai suoi romanzi.
E così, dicevamo, l'Adelphi aveva sempre l'immagine di una casa editrice che con le altre aveva poco a che fare (e in parte a ragione, visto il livello degli autori che è riuscita a pubblicare), quasi quasi fosse disinterassata all'aspetto commerciale e più concentrata sulla qualità culturale di quello che pubblicava (non sappiamo se questa sia stata la realtà, ma il fatto che alla fine sia stata comprata dalla RCS, nel mondo dell'editoria vuol dire una sola cosa: Adelphi non riusciva a star in piedi da sola, andando avanti con le proprie forze).
Direte voi, e questo cosa c'entra con Simenon? Beh... ricordiamo che Simenon nel '45 non esitò a lasciare la grande e prestigiosa Gallimard, gotha delle letteratura francese e non solo, per entrare nell'allora piccola e sconosciuta Presses de La Cité (di cui divenne anche azionista). Non deve stupire quindi che per l'Italia il romanziere lasciasse un grande editore internazionale per una piccola e rampante casa editrice.
Insomma Rizzoli inzia a muoversi per promuovere Simenon, chissà che non
arrivi a posare l'occhio anche su Simenon-Simenon? (Adelphi, ad esempio, non ci ha
mai inviato nemmeno un comunicato stampa...).
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