Già, dieci e lode. Un traguardo da scuola elementare, dirà qualcuno. Un traguardo irrangiungibile e irragiunto ricorderà qualcun altro. Il voto di cui parliamo oggi è quello che, nella sua rubrica settimanale La Pagella, Antonio d'Orrico ha assegnato ad un libro in classifica su La Lettura del Corriere della Sera. Il romanzo in oggetto è Le singorine di Concarneau e il voto, come abbiamo detto, è stato il massimo possibile.
Il titolo dell'articolo è esemplicativo. "Semplicità: la prima legge del racconto" e l'incipit è altrettanto esplicito: "...La perfezione è di questo mondo ed è di questo breve romanzo di Georges Simenon...".
E conclude D'Orrico "... La prima legge della narrativa di Georges Simenon, quella principale, quella da cui discendono tutte le altre, dice che se piove basta scrivere che piove: non che il cielo piange o che scendono gocce grandi o piccole. Basta dire semplicemente che piove. Basta dire che Georges Simenon semplicente scrive ed è la semplicà della perfezione. Ma non c'è cosa più difficile dell'essere semplici...".
Chapeau D'Orrico. Siamo perfettamente d'accordo. Non c'è bisogno di alcun commento.
Nella classifica proposta ieri da La Lettura, Simenon con le sue signorine è dato al settimo posto della "Narrativa straniera".
Sabato anche La Stampa lo dava alla settima posizione dei romanzi oltreconfine.
Per i titoli venduti sul web la classifica di I.B.S assegna a Le signorine di Concarneau il 16° posto, mentre Amazon il 33° nella sezione "Bestseller".
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