mercoledì 13 marzo 2013

SIMENON A... "NUDO" DI FRONTE AI FIGLI

Foto del settimanale "Le Soir Illustré" tratta da www.trussel.com
 Come ormai tutti sanno, Mémoires intimes è un'autobiografia scritta da Simenon negli ultimi anni della sua vita e in buona parte rivolta ai propri figli (nella realtà a tre dei suoi figli, perché Marie-Jo, la sua unica femmina, a quell'epoca si era già suicidata), per raccontar loro, se non tutta la sua vita, almeno i fatti salienti. Ma quello che preoccupa Simenon non è dare una buona immagine di sè ma, almeno nelle intenzioni, raccontare loro la realtà, anche quando questa non è magari edificante. A questo proposito ci sono dei brani molto esplicativi. Eccone uno.
"... nei miei figli c'è anche una piccola parte di me, e dunque hanno tutto il diritto di conoscermi ... i miei figli non hanno bisogno di avere un'immagine lusinghiera del loro padre e dei loro antenati. Hanno bisogno di sapere, per esempio, che anch'io ho avuto gli stessi difetti e le stesse debolezze di cui loro stessi si vergognano e di cui non devono, di conseguenza, arrossire. Hanno bisogno di conoscermi. Come sono, come sono stato nei diversi periodi della mia vita e non come mi vedono forse nei loro ricordi da bambini. E hanno il diritto di conoscere gli errori che posso aver commesso guidandoli più o meno maldestramente negli anni della loro giovinezza...".
E quindi rivolto direttamente a loro conclude "... non ho niente da insegnarvi. Ho imparato più io da voi quattro che voi da me. Siamo simili e diversi, voi ed io, e siete così anche tra voi...".
Qui si nota che si rivolge ai suoi "quattro figli", come se Marie-Jo fosse ancora viva. E in parte questo è vero. Quella figlia che aveva sempre contato molto per lui (ma anche lui aveva contato moltissimo per Marie-Jo, forse troppo... lei aveva fatto un'investimento affettivo su di lui ben aldilà di quello che una figlia è bene faccia sul proprio padre). Quando Simenon scrive le sue memorie, Marie-Jo è morta da quasi tre anni, ma per lui rimane una presenza costante, quotidiana, quasi fisica. E non a caso proprio Mémoires intimes uscì comprendendo anche il cosiddetto Livre de Marie-Jo, dove sono raccolti scritti, lettere, poesie testi di canzoni, riflessioni e sfoghi della giovane che, sopratutto negli ultimi anni, stentava a trovare un suo equilibrio psichico.
E a questo proposito è illuminante una frase apparsa in un'intervista su Le Monde:
"...ho iniziato queste Mémoires il 16 febbraio 1980, per mia figlia... E' stato duro. Molto duro... Mentre scrivevo, piangevo...".

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