Rassegna dei periodici su cui scrisse il giovane Sim
SIMENON SIMENON. QUEL HUMOUR DANS CES REVUES...
Examen des périodiques dans lesquels le jeune Sim écrivit
SIMENON-SIMENON: WHAT HUMOR IN THOSE MAGAZINES...
E’ risaputo che il giovane Simenon scrivesse racconti brevissimi di carattere frivolo su numerose riviste (in numero davvero considerevole tant’è vero che neppure le biografie esaustive dei suoi più ferrati conoscitori, come l ‘attendibilissimo Claude Menguy, del quale parlammo nel 2016 http://www.simenon-simenon.com/2016/02/simenon-simenon-come-bello-collezionare.html , sono riusciti a dare un elenco definitivo; a tal proposito su un numero del 1926 de Le Sourire, il 460, ho scoperto una novella del tutto sconosciuta, ma forse non tutti sanno come si dividevano, parliamo degli anni venti, questo tipo di pubblicazioni.
Il giornale che nettamente ospitò più volte l'allora giovane Simenon è certamente Frou Frou, una pubblicazione di poche pagine su carta stampata di non elevata qualità che, accanto a racconti comici o pseudo-erotici ospitava annunci di vario tipo di inserzioniste parigine, si trattava di un giornale dalle non grandi pretese, sulla stessa lunghezza d’onda sono i fogli pubblicati sotto i nomi di Gens qui rient, La vie joyeuse e Sans-gêne. Espliciti nei titoli i contenuti di Paris Flirt, e Mon Flirt una menzione particolare per i “canarde”, di breve durata, lanciati da Eugene Merle: Le Merle rose e Le Merle blanc.
Di ben altro spesso re erano invece le riviste Le Sourire e Le Rire. Le Rire era un giornale piuttosto prestigioso, grande classico della satira e del vignettismo d’oltralpe, punto di riferimento per le riviste internazionali del genere (che all'epoca andavano di moda) con le quali collaborava; in questa testata i racconti sono di carattere umoristico ma di livello più elevato, all’insegna dello humour non scollacciato, ben si inserivano i racconti del giovane Sim in questo contesto. Di prestigio, sia pure un po’ meno del precedente, era anche Le Sourire che si caratterizzava anche per le illustrazioni ironiche di figure femminile a tutta pagina con l’istituzione del colore che le rendeva apprezzabili per il pubblico che comprava la rivista anche per racconti che avevano la firma, tra le altre, di André Steeman e Bernard Gervaise (oltre che quelle di numerosi altri sotto pseudonimo).
Di diverso tenore, ma ugualmente importante era Paris Plasirs, una rivista che si occupava delle vedettes del teatro e dei cabaret della capitale francese presentando gli infiniti appuntamenti che la città proponeva. Numerosissimi in questa rivista i contributi del futuro creatore del commissario Maigret.
E’ chiaro che a Simenon poco importasse il target di queste riviste, dato che il suo obiettivo era quello di piazzare i suoi testi per poter sbarcare il lunario, ma la sua presenza sotto vari pseudonimi (Kim, Sim, Plick et Plock, Gom Gut e molti altri) ancora oggi permette a queste riviste, a distanza di quasi cento anni dalla loro uscita, di essere ricercate ed in qualche modo apprezzate
Andrea Franco
per le illustrazioni
RispondiEliminainfatti, i film https://cineblog.page/ appaiono sempre con competenza, sono fatti dai migliori registi e attori...
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