La prima versione francese del 1952 |
Quaranta tocca i nervi scoperti degli elementi drammatici del romanzo simenoniano che, come ci fa notare, è stato il primo scritto al ritorno nel vecchio continente dopo dieci anni di America.
Certo, ci vuole poco a far venir voglia di leggere Siemenon, ma il recensore di questa volta sa bene quali corde toccare, quelle che vanno a far vibrare gli animi degli appassionati e che sfrugugliano quelle dei "colpevoli" che non conoscono ancora Simenon, o almeno il Simenon dei romans-durs.
Una notazione d'obbligo, in merito ad un articolo di domenica scorsa, apparso su La Lettura del Corriere della Sera, in merito ai romazi longseller o classici e di cui abbiamo lungamente scritto. Beh, alla redazione di TuttoLibri non devono aver dubbi. Infatti la suddetta recensione è collocato sotto la testatina "Classico/1" (e che precede Classico/2 che parla di Manhattan Transfer di Dos Passos).
Bene, sappiamo che, almeno in quel di Torino, Simenon è considerato un classico. E voi ch ne dite?
beh,anch'io,come avevo già scritto,considero simenon un classico.non credo solo qui in piemonte la pensiamo cosi)
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