Un nuovo post di Andrea Franco, uno dei nostri più assidui attachés, su un paio di racconti postumi di Maigret. Chi
volesse collaborare al Bureau scriva a simenon.simenon@temateam.com
Roma - dal nostro attaché Andrea Franco - Abbastanza numerosi sono stati gli investigatori maigrettiani utilizzati da Simenon in altre sue opere (per lo piu racconti). Si
tratta comunque di una casistica limitata agli anni '30 e '40 ad
eccezione di un paio di racconti,di cui ho intenzione di parlare oggi.
Sono due tra i meno conosciuti di Simenon e rimasti a lungo inediti: L'invalide à la tete de bois e La chanteuse de Pigalle che furono scritti nel 1952 ma, caso unico per Simenon, la pubblicazione avvenne postuma, nel 1990, nella raccolta delle sue opere Tout Simenon.

I
due racconti furono scritti negli Stati Uniti e, proprio come avvenne
per altre opere, la "pariginità" dell'ambientazione risulta piuttosto marcata,
forse perchè la lontananza offriva a Simenon una nostalgica voglia di
immergersi nella topografia della
capitale francese.
La chanteuse de Pigalle venne
scritto per primo, ma andrebbe letto dopo L'invalide à la tete de bois (in cui si spiega il perchè Duclos si trovi
in quella situazione). Nel volume è compresa, come si vede dalla copertina, anche una terza novella: Le gros lot, anch'essa scritta negli Usa, a Lakeville nel 1953, ma non è però una avventura poliziesca.
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIATE QUI I VOSTRI COMMENTI, LE VOSTRE IMPRESSIONI LE PRECISAZIONI ANCHE LE CRITICHE E I VOSTRI CONTRIBUTI.