domenica 30 gennaio 2011

SIMENON E IL PASSAGGIO DELLA LINEA DI MONSIEUR LE MONDE

A metà del prossimo mese Adelphi pubblicherà La Fuga del signor Monde, uno dei romanzi che fanno parte della serie che raccontano il famoso "passaggio della linea", così caro a Simenon. Come abbiamo già detto altre volte, si tratta del salto da una condizione di normalità, benessere e rispettabilità ad una di difficoltà di emarginazione e a volte anche di discesa progressiva nella criminalità, ma anche viceversa. Ne riferiva anche l'inserto "Tuttolibri" de La Stampa, in edicola ieri, che gli dedicava una presentazione recensione. Si tratta di un romanzo particolare per quanto riguarda la sua prima edizione. Il romanzo fu infatti scritto da Simenon nel 1944 quando era ancora in Francia a Saint-Mesimine-le-Vieux, con la seconda guerra mondiale in pieno svolgimento. La pubblicazione avvenne invece nel '47, a conflitto concluso, quando Simenon per sfuggire alle indagini del Fronte di Liberazione Nazionale francese, era ormai arrivato e sistemato negli Stati Uniti. Che un suo romanzo uscisse qualche anno dopo la sua scrittura non era certo una eccezione, ma piuttosto una consuetudine. Ma qui siamo in un periodo particolare. Infatti Simenon aveva consumato la traumatica (per l'editore) rottura con Gallimard ed era già apparsa la prima edizione con Presse de la Cité (Je me souviens - gennaio 1946). Ma si era ancora in un fase di passaggio. Infatti un altro romanzo uscì ancora per Gallimard (Le cercle des Mahé - 1946), ma un paio di romanzi di quel periodo furono editi da una terza casa editrice. Si trattava di un piccolo editore, La Jeune Parque, che oltre La fuite du Monsieur Monde ('47), aveva pubblicato anche La Fenetre des Rouet ('45) scritto addirittura nel '42. Il motivo stava nel fatto che il proprietario di quella casa editrice lo aveva aiutato nella sua "dipartita" dalla Francia e questi due romanzi erano un sentito segno di riconoscenza di Simenon. Ma la cosa si chiudeva lì. Infatti il suo gran successo seguente fu quello di Trois Chambre à Manhattan (1947) e fu edito da Presse de La Cité .Tornando a La fuga del signor Monde, abbiamo detto che possiamo identificarlo con i romanzi del passaggo della linea. Qui infatti uno stimato imprenditore, Lionel Monde, con famiglia e buona reputazione, un certo giorno sparisce. Cambia la sua faccia, tagliandosi i baffi, cambia la sua persona vestendosi come un vagabondo, cambia anche il suo nome. Lascia soldi, lavoro, ma anche un rapporto insoddisfacente con la seconda moglie. La sua vita da un giorno all'altro diventa così quella di un senza meta, di un "diverso" senza programmi, libero sì, ma con un sottofondo drammatico. Il protagonista ha passato la linea ed ora si trova nel mondo in cui non è più nessuno e dove nessuno si interessa a lui. Come ha commentato Simenon in una lettera a Gide "...questo è un tratto di  fredda e lucida disperazione che io credo di aver reso particolarmente tangibile ne La fuite de M. Monde".Il romanzo tra l'altro toccò particolarmente anche Colette, come dimostra una sua lettera all'autore.
Ma Lionel Monde nella sua fuga verso il Sud, incontra una giovane donna che salva dal suicido e con cui stringe una relazione. I due si stabiliscono a Marsiglia finchè un giorno, per caso, Lionel incontra la sua prima moglie. E' un colpo per entrambe e da lì inizia la rincorsa di Lionel per passare di nuovo la linea, questa volta in senso inverso, per riprendersi il suo mondo. Ma ci riuscirà?

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