lunedì 17 marzo 2014

SIMENON SIMENON. CHEZ GEORGES E TIGY: PARTY, NOTTI BRAVE E... SCRITTURA

Chez Simenon. Nel  1927 Georges e Tigy si erano appena trasferiti nell'appartamento al 21 di Places des Vosges. Iniziavano a girare i primi soldi e i coniugi Simenon avevano arredato la loro casa all'ultima moda e davano feste e party cui partecipavano artisti, pittori amici di Tigy, scrittori agli inizi come Georges e gente del mondo dello spettacolo. L'appuntamento di prassi era quindi chez Simenon che organizzavano feste che duravano fino all'alba. Queste foto documentano alcuni momenti  di queste riunioni. Le fotografie, che sono tratte dal libro Simenon-Album de Famille (Presses de la Cité - 1989), erano di proprietà di Tigy. Si tratta di scatti assai rari, che documentano gli anni giovanili dei due.


Questi stravizi da nottambulo, non impedivano a Simenon di rispettare il suo ruolino di marcia per quanto riguardava la scrittura. In quel periodo usava una ventina di pseudonimi con cui firmava romanzi brevi, racconti, feuilleton sui giornali o storie per libretti popolari. Era diventato famoso presso i vari editori con cui lavorava, per la velocità di scrittura e la precisione di consegna. Ma un'altro punto a suo favore era la versatilità. Scriveva racconti sentimentali, romanzi d'avventura, reportage di viaggi mai avvenuti, intricate storie poliziesche... Arrivava l'ordine: "... tot righe di un romanzo breve, di argomento amoroso, consegna tra una settimana...".
E il giovane Simenon, allora nemmeno  venticinquenne,  si buttava a capofitto e scriveva.... scriveva... Quelli erano i tempi in cui arrivava a redigere fino a ottanta pagine al giorno. Si dice che in certi momenti fosse arrivato a radunare nel suo studio tre segretarie dattilografe che battevano tre diverse storie che lui dettava praticamente in contemporanea, pur di rispettare i tempi.
E all'epoca in cui dava queste feste, nel suo salone dove troneggiava un modernissimo bar all'americana che era il suo vanto e la meraviglia dei suoi ospiti. Comunque Simenon, che faceva baldoria con gli invitati fino alle ore piccole, la mattina verso le sei era invece già sveglio. E mentre sui divani o sui tappeti alcuni ospiti smaltivano sbornie e stravizi della notte brava, lui era già lì a picchiettare sui tasti della sua macchina da scrivere immerso in un pericoloso viaggio nella Terra del Fuoco, o invischiato in qualche tormento amoroso oppure coinvolto in una selvaggia lotta contro il terribile criminale di turno.


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