mercoledì 24 dicembre 2014

SIMENON SIMENON. MAIGRET, LA PIPA DI NATALE (I)


Oggi, domani e dopodomani. Vigilia, Natale e Santo Stefano, "Simenon-Simenon" vi propone un racconto scritto da Murielle Wenger. Una storia di pipe e di giornate natalizie. E' il nostro modo di farvi gli auguri. Buona letture e buone feste.


Fuori gelava forte. Attarverso i vetri, dove la brina disegnava degli arabeschi, s'indovinavano da lontano gli alberi di pero dalle gracili sagome e, più lontano ancora, le rive della Loira dove il freddo doveva aver formato delle lastre di ghiaccio. 
Maigret prese un fiammifero e il fascio di rami prese fuoco illuminando la stanza di una bella luce gialla, ricacciando nell'ombra i fantasmi della notte. Si sfregava le mani sopra al fuoco con un sospiro compiaciuto, poi sentì sua moglie che nella cucina preparava il caffé per la prima colazione. Pensò che aveva tutto il tempo per farsi un breve pipata e si diresse verso la rastrelliera, sulla sinistra della stanza dove stava anche una vecchia poltrona di vimini che aveva preso ad un'asta durante un'inchiesta in Vandea, e che era diventato il suo cantuccio preferito, quello dove si sistemava durante le lunghe sere d'inverno, un bicchiere di congnac a portata di mano e, sulle ginocchia, una bella edizione illustrata de I Tre Moschettieri comprata anche quella ad un'asta e che era proprio la stessa che aveva visto da bambino nella biblioteca del conte a Saint-Fiacre.  
Davanti alla rastrelliera si fermò stupito. La mattina gli piaceva fumare una bella pipa di radica, ben rodata, leggermente curva che aveva ormai da molti anni e che poteva tenere accesa per molto tempo, proprio perché aveva un grande fornello. Un po' pesante, da reggere con la mano quando la teneva in bocca, gli piaceva fumarla la mattina, quando leggeva i giornali del giorno prima, mentre aspettava la colazione, ben sistemato nella sua poltrona quando sentiva M.me Maigret andare e venire dalla cucina, con tutti i piccoli rumori familiari quello del macinacaffè, lo scoppiettìo del fuoco nel camino, e più lontano, il cane dei vicini che abbaiava sulla strada.
Ma la sua pipa preferita non era al suo posto. Inutile chiedere alla moglie, perché sapeva benissimo che per nulla al mondo avrebbe toccato le sue pipe,  perché lui pretendeva di trattarle lui stesso, affermando che solo colui che se ne serve può sapere come curare bene una pipa... si domandò se per caso il giorno prima avesse dimenticato di metterla a posto. Si ricordava che era stato disturbato durante la lettura da M.me Risan, la moglie del fornaio che era venuta a parlargli di un furto di conigli. Gentilmente le aveva fatto intendere che lui non si occupava di quel genere di cose e l'aveva indirizzata alla gendarmeria locale. Era dopo aver accompagnato M.me Risan che aveva posato la sua pipa sul davazale della finestra della cantina, dove era andato a cercare delle carote e delle patate che gli aveva chiesto M.me Maigret, per preparare un bollito?
- La colazione è pronta! - gli gridò la moglie.
- Arrivo subito.
- Dove vai? - domandò M.me Maigret vendendolo andare verso la cantina - il caffè si fredda.
- Arrivo, arrivo...
Nella cantina nessuna pipa, né sul davanzale della finestra, né sulla canna del sidro. Più stupito che contrariato, tornò in cucina, dove si sedette di fronte alla moglie che gli stava porgendo un piatto di tartine imburrate. Dopo aver fatto il primo sorso di caffé, Maigret prese coraggio a quattro mani per domandarle con l'aria più innocente che riuscì ad assumere:
- Per caso hai mica visto la mia pipa?
- Quale?
- Quella della mattina, con il fornello grosso...
- Sai bene che non mi occupo delle tue pipe... Non l'avrai posata da qualche parte?  
- Non credo. O comunque non me lo ricordo.
- Non può essere sparita. Vedrai che la ritroverai in un posto inconsueto, come l'ultima volta quando hai ritrovato i tuoi stivali in fondo al giardino, quando avevi dimenticato di ritirarli dopo il temporale...
Aveva parlato con un tono appena accennato, con un filo di presa in giro... Certo, stava invecchiando e con gli anni la memoria poco a poco se ne andava, come tutto il resto... Non importava, lei non si rendeva conto: a quella pipa lui ci teneva e lei avrebbe dovuto capire che non doveva essere quella a mancare...
Brontolando si alzò dalla tavola. La mattina non era mai in forma se non dopo la seconda pipata, e oggi per di più non aveva potuto fumare nemmeno prima di mangiare. Tornò alla rastrelliera, prese un'altra pipa che rimepì ed accese. Vagò ancora un po' per la stanza, frugò in tutti gli angoli, con la vana - e ridicola - speranza di ritrovare la pipa perduta. Poi esasperato, finì per uscire all'aria fredda del mattino, e partì con un passo pesante per il sentiero che portava alla riva, mentre la ghiaia indurita dal gelo, scricchiolava sotto le sue suole. (segue)

Murielle Wenger

12 commenti:

  1. Molto bello, simpatico il racconto di Murielle. Brava! Un Maigret in piena e calda atmosfera domestica. Sono curioso di vedere come va a finire. Intanto pregherei Maurizio di voler eliminare dei refusi (errori di battitura) che deturpano lo scritto:
    rigo 8: poltrona invece di "potrona":
    rigo 11: anche invece di "anache";
    rigo 14: fermò/stupito invece di fermo/stiupito.
    Auguro a Maurizio e alla bravissima Murielle BUON NATALE!

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    1. Solo tre refusi... un record per me! Scherzi a parte, grazie Paolo e tantissimi auguri di Natale!

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  2. Merci Paolo ! Buon Natale anche a te !
    E grazie Maurizio per la bellissima traduzione !

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    1. Tanti auguri Murielle! Mais tu es devenueé la "reine de Simenon-Simenon"....!
      Buon Natale!!!

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    2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  3. un bel racconto in atmosfera natalizia...,buone feste a tutti!

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    1. Andrea,abbiamo fatto proprio un bell'acquisto con Murielle.... che ne dici, la possiamo considerare ormai la "regina di Simenon-Simenon", no?
      Tanti auguri Andrea!

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    2. direi di si Maurizio,il "titolo" se l è conquistato sul campo!

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  4. Je suis jaloux ! Est-il possible de lire le texte original français en ligne ?

    Je vous souhaite un joyeux Noël.

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    1. Oh... oh... Simenon-Simenon.... international!
      Tanks, David and Murielle

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  5. David, si vous voulez, je peux vous envoyer le texte original en français à votre adresse mail, que je dois avoir dans mes contacts sur mon site www.enquetes-de-maigret.com...

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  6. Je serais ravi d’avoir votre pastiche. Une fouille de vos deux sites était sans succès. Je vais vous envoyer mon adresse.

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