mercoledì 17 ottobre 2018

SIMENON SIMENON. 15/10/1945: L'ARRIVO A NEW YORK CAMBIA TUTTO

Una data cruciale. Il cambiamento di continente, di stile di vita, la novità chiamata Denyse.... una seconda vita per Simenon?

SIMENON SIMENON. 15/10/45: L'ARRIVEE A NEW YORK CHANGE TOUT
Une date cruciale. Le changement de continent, de style de vie, la nouveauté appelée Denyse… une deuxième vie pour Simenon?
SIMENON SIMENON. 10/15/1945: THE ARRIVAL IN NEW YORK CHANGES EVERYTHING
A crucial date. The change in continent, in life style, and the novelty called Denyse… A second life for Simenon?






Oggi partiamo proprio da dove è partito il post di ieri di Murielle. L'arrivo di Simenon in America il 3 ottobre del 1945 insieme alla prima moglie Tigy  e al primo figlio  Marc. Lo scrittore ha 42 anni, é pressappoco a metà della sua vita, si gode il sollievo di essere sfuggito ad una brutta fine (per l’accusa di collaborazionismo con i nazisti) e la consapevolezza di iniziare a vivere nel paese che era il simbolo della libertà, dove secondo lui scrivevano i migliori romanzieri del momento e dove sperava di rifarsi una vita.
La realtà per certi versi doveva addirittura sopravanzare le aspettative. La vita di Simenon sarebbe cambiata moltissimo, soprattutto sul piano personale, in quei dieci anni americani, come forse lui non immaginava nemmeno.
La propria situazione sentimentale? Il matrimonio con Tigy era ormai naufragato da tempo e i due avevano deciso di convivere solo per il bene dl loro figlio Marc. Ognuno la propria vita, i propri interessi, le proprie relazioni, in tutta libertà.
Ma questo non poteva far prevedere al romanziere l’arrivo di un ciclone come quello di Denyse che l’avrebbe frastornato con la sua carica sensuale, sentimentale, sessuale. E questo poco dopo il suo arrivo. Questa canadese, conosciuta durante la ricerca di una segretaria-interprete (Simenon non se la cavava ancora troppo bene con l’inglese, soprattutto negli affari). Denyse era l’opposto di Tigy. Questa non aveva un grande interesse per il sesso, mentre la prima ne aveva fatto al prima arma di conquista di Georges.
Tigy quando si erano sposati, aveva fatto promettere al novello marito che non avrebbero avuto figli. Poi venne Marc…. Denyse gliene dette invece tre, nell’ordine John, Marie-Jo e Pierre.
Caratterialmente erano all’opposto. Tigy faceva finta di non sapere dell’intensa vita sessuale di Simenon, anche quando si svolgeva quotidianamente sotto il suo stesso tetto con la loro femme de chambre, Boule. Denyse quasi incoraggiava Simenon nelle sue scorribande sessuali e talvolta non disdegnava di partecipare lei stessa.
Dal lato professionale? Beh, il suo ritmo di scrittura, la sua alternanza tra romans durs e Maigret non subì alterazioni. Quello che cambiò definitivamente fu l’editore. Da un grande e riconosciuto autore dei grandi intellettuali, come Gallimard, ad un piccolo esordiente come Presses de La Cité, di Sven Nielsen, che aveva deciso di fare il grande salto da distributore ad editore. Nielsen chissà quanto avrebbe dovuto faticare per arrivare al successo, senza Simenon, e il romanziere non avrebbe potuto avere con nessun altro editore il controllo totale di tutte le fasi delle sue opere. Il connubio fu di quelli che durarono una vita e aveva tolto Simenon da quell’atmosfera letteraria e accademica che da Gallimard si respirava a pieni polmoni.
Poi il vivere in questa società moderna, quasi senza storia (se paragonata all’Europa) dove i valori erano più concreti, i rapporti più diretti, dove si respirava un’ingenuità e una schiettezza tipica delle nuove civiltà. Almeno questo è quello che aveva percepito in promo momento, e forse anche un po’ sperato. Solo dopo si rese conto  di una certa doppia anima, da un parte bigotta, dall’altra trasgressiva, della riprovazione che provocava la sua famiglia “allargata”, del non avere un dimora stabile… Ma questo, come abbiamo detto venne in seguito. Ma all’inizio la sensazione era quella di vivere non in un ‘altra nazione, ma su un altro pianeta.
L’altra sua speranza era quella di sfondare anche negli Usa come romanziere. Cosa su cui, nel corso del tempo dovette ricredersi.  Anzi, la sua fama e la sua autorevolezza cresceva molto di più nel vecchio continente, nonostante la sua assenza. Ma all’inizio anche il lato letterario di quell’avventura era un sfida che lo affascinava… ma davvero gli avrebbe potuto cambiare il suo modo di essere romanziere?
Insomma Simenon si trovò a varcare una linea, ben diversa da quella che attraversavano i protagonisti dei suo romanzi, ma poteva davvero sembrare l’inizio di una nuova vita.
Ma sappiamo che dopo dieci anni il richiamo della vecchia Europa fu più forte di tutto e tornò alle sue origini. Anche se ormai certe cose l’avevano cambiato e avevano modificato ineluttabilmente la sua esistenza(m.t.)

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