Una data cruciale. Il cambiamento di continente, di stile di vita, la novità chiamata Denyse.... una seconda vita per Simenon?
SIMENON SIMENON. 15/10/45: L'ARRIVEE A NEW YORK CHANGE TOUT
Une date cruciale. Le changement de continent, de style de vie, la nouveauté appelée Denyse… une deuxième vie pour Simenon?
SIMENON SIMENON. 10/15/1945: THE ARRIVAL IN NEW YORK CHANGES EVERYTHING
A crucial date. The change in continent, in life style, and the novelty called Denyse… A second life for Simenon?
Oggi partiamo proprio da dove è partito il post
di ieri di Murielle. L'arrivo di Simenon in America il 3 ottobre del 1945
insieme alla prima moglie Tigy e al
primo figlio Marc. Lo scrittore ha 42
anni, é pressappoco a metà della sua vita, si gode il sollievo di essere sfuggito ad una
brutta fine (per l’accusa di collaborazionismo con i nazisti) e la
consapevolezza di iniziare a vivere nel paese che era il simbolo della libertà,
dove secondo lui scrivevano i migliori romanzieri del momento e dove sperava di
rifarsi una vita.
La realtà per certi versi doveva addirittura sopravanzare le
aspettative. La vita di Simenon sarebbe cambiata moltissimo, soprattutto sul
piano personale, in quei dieci anni americani, come forse lui non immaginava nemmeno.
La propria situazione sentimentale? Il matrimonio
con Tigy era ormai naufragato da tempo e i due avevano deciso di convivere solo
per il bene dl loro figlio Marc. Ognuno la propria vita, i propri interessi, le
proprie relazioni, in tutta libertà.
Ma questo non poteva far prevedere al romanziere
l’arrivo di un ciclone come quello di Denyse che l’avrebbe frastornato con la
sua carica sensuale, sentimentale, sessuale. E questo poco dopo il suo arrivo.
Questa canadese, conosciuta durante la ricerca di una segretaria-interprete
(Simenon non se la cavava ancora troppo bene con l’inglese, soprattutto negli
affari). Denyse era l’opposto di Tigy. Questa non aveva un grande interesse per
il sesso, mentre la prima ne aveva fatto al prima arma di conquista di Georges.
Tigy quando si erano sposati, aveva fatto
promettere al novello marito che non avrebbero avuto figli. Poi venne Marc….
Denyse gliene dette invece tre, nell’ordine John, Marie-Jo e Pierre.
Caratterialmente erano all’opposto. Tigy faceva
finta di non sapere dell’intensa vita sessuale di Simenon, anche quando si svolgeva
quotidianamente sotto il suo stesso tetto con la loro femme de chambre, Boule. Denyse quasi incoraggiava Simenon nelle sue
scorribande sessuali e talvolta non disdegnava di partecipare lei stessa.
Dal lato professionale? Beh, il suo ritmo di
scrittura, la sua alternanza tra romans
durs e Maigret non subì
alterazioni. Quello che cambiò definitivamente fu l’editore. Da un grande e
riconosciuto autore dei grandi intellettuali, come Gallimard, ad un piccolo
esordiente come Presses de La Cité, di Sven Nielsen, che aveva deciso di fare
il grande salto da distributore ad editore. Nielsen chissà quanto avrebbe
dovuto faticare per arrivare al successo, senza Simenon, e il romanziere non
avrebbe potuto avere con nessun altro editore il controllo totale di tutte le fasi delle sue
opere. Il connubio fu di quelli che durarono una vita e aveva tolto Simenon da
quell’atmosfera letteraria e accademica che da Gallimard si respirava a
pieni polmoni.
Poi il vivere in questa società moderna, quasi
senza storia (se paragonata all’Europa) dove i valori erano più concreti, i
rapporti più diretti, dove si respirava un’ingenuità e una schiettezza tipica delle nuove
civiltà. Almeno questo è quello che aveva percepito in promo momento, e forse
anche un po’ sperato. Solo dopo si rese conto
di una certa doppia anima, da un parte bigotta, dall’altra trasgressiva,
della riprovazione che provocava la sua famiglia “allargata”, del non avere un
dimora stabile… Ma questo, come abbiamo detto venne in seguito. Ma all’inizio
la sensazione era quella di vivere non in un ‘altra nazione, ma su un altro
pianeta.
L’altra sua speranza era quella di sfondare
anche negli Usa come romanziere. Cosa su cui, nel corso del tempo dovette
ricredersi. Anzi, la sua fama e la sua
autorevolezza cresceva molto di più nel vecchio continente, nonostante la sua
assenza. Ma all’inizio anche il lato letterario di quell’avventura era un sfida
che lo affascinava… ma davvero gli avrebbe potuto cambiare il suo modo di
essere romanziere?
Insomma Simenon si trovò a varcare una linea,
ben diversa da quella che attraversavano i protagonisti dei suo romanzi, ma
poteva davvero sembrare l’inizio di una nuova vita.
Ma sappiamo che dopo dieci anni il richiamo della vecchia Europa fu più
forte di tutto e tornò alle sue origini. Anche se ormai certe cose l’avevano
cambiato e avevano modificato ineluttabilmente la sua esistenza. (m.t.)
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