domenica 10 luglio 2011

SIMENON. "LA STAMPA", L'ASSASSINO E QUALCHE CONSIDERAZIONE

Tra gli inserti culturali dei grandi giornali di questo weekend, vogliamo segnalarvi un articolo di ampio rispiro che il TuttoLibri de La Stampa ha dedicato nel paginone centrale al, romanzo di Simenon pubblicato da qualche giorno, vedi il post su L'assassino. Una buona recensione, quella sull'edizione Adelphi, tradotta da Raffaela Fontana.
Stavolta il protagonista, il dottor Kuperus, compie il cosiddetto passaggio della linea, e da irreprensibile e stimato medico, diventa un duplice assassino (uccide la moglie e un avvocato suo amico, dopo che una lettera anonima gli ha svelato come i due fossero amanti). Piano piano gli amici e la gente iniziano a scansarlo. La sua disgrazia sarà proprio sentirsi sempre più solo e indesiderato. Nessuno sostiene apertamente che l'omicida sia lui, anzi al principio viene addirittura sostenuto dalla comunità. Ma poi con il passare del tempo, con il propagarsi della notizia che è divenuto, come dice lui stesso, "l'amante di Neel, la mia cameriera", l'attegiamento della gente cambia.
Keperus, al contrario di altri personaggi in medesime situazione di diversi romanzi di Simenon,  non fugge, non vuole fuggire, cerca forsennatamente di ricreare una normalità. Lui e Neel dormono, pranzano, vivono insieme, fanno l'amore, assumono una giovane che faccialei la cameriera. Intanto la Neel, anche se non molto convinta, dovrebbe prendere il posto della moglie. Lo farà perchè costretta? Forse non sarebbe quella la sua scelta... tra l'altro aveva già un altro amante...che...
Ma non sveliamo l'intreccio e i risvolti psicologici che sono i punti forti di questo romanzo di Simenon dove, quello che lui chiamava il declic, cioè l'elemento banale che fa scattare tutta la tragedia, è un mezzo fiorino. Una somma così trascurabile, eppure metterà in moto una serie di meccanismi che alla fine porteranno tutti ad allontanarsi da lui. Il giudice Groven suo amico di famiglia, che indaga sul caso, quasi gli ordina di prendersi una lunga vacanza. Interrogata, Neel gli riporta quello che la gente dice: che lui partirà a breve. Il medico Der Greef, chiamato da Kuperos per un malore, gli dice che non ha bisogno di medicine, ma di una vacanza, di andar in un altro posto. E intanto Beetje, la giovane servetta maltrattata e presa schiaffi dal suo padrone, andrà in giro a dire che lui è un pazzo. Un'altro suo amico, l'avvocato Van Malderen, rifiuta di assisterlo in una causa di diffamazione che Kuperes vorrebbe intentare contro non si sa bene chi, per difendere il proprio onore. E gli consiglia di non rivolgersi a nessun altro avvocato perché nessuno lo difenderebbe. Ormai viene scansato e guardato stranamente da tutti. I ragazzini arrivano addirittura a mettergli biglietti nella cassetta della posta con su scritto "assassino".  E infine anche la Neel, quando lui sembrerebbe intenzionato a partire, sotto la pressione generale, gli risponde che non lo seguirebbe, non vuole lasciare la sua città. Insomma anche lei lo abbandonerebbe.
La recensione di Gabriella Bosco, è ovviamente diversa da quella appena tratteggiata da noi, tocca altri tasti e si chiude con una parallelo tra la Neel e la femme de chambre "storica" di Simenon Boule. Su questo dissentiamo. Sia il carattere, sia la vicenda delle duesono così diverse che Simenon non può aver preso spunto dall'una per creare l'altra.
Simenon e Boule avevano un rapporto sessuale, quasi quotidiano, e un legame affettivo molto forte e esisteva una reciproca stima tra i  due. Ma Boule era anche un elemento della famiglia Simenon, diremmo, indispensabile e da tutti considerata e benvoluta.
La Neel di Kuperos é invece obbligata dalla situazione a cedere al suo padrone, a prendere il posto della moglie. E' timorosa, chiusa, reticente. Mentre Boule era solare, aperta, sincera, sempre dalla parte di Simenon, anche quando la moglie Tigy scoprì i loro quotidiani appuntamenti sessuali. E non prese mai il posto di M.me Simenon. E poi la crisi vera tra Georges e Tigy, non fu nel '35, ma successiva. In quell'anno come scrive la stessa Tigiy nel suo "Souvenirs"  (Gallimard 2004) in quell'anno fanno il giro del mondo insieme,  e poi ha carta bianca nell'arredare e sistemare il prestigioso appartamento che hanno preso in boulevard Richard-Wallace. E poi d'inverno vanno insieme a fare le vacanze sulla neve a Combloux (Haute-Savoie) dove  Simenon scrive proprio L'assassino.

 

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