giovedì 3 novembre 2011

SIMENON. UNA FONDAZIONE DA UNA DONAZIONE/1


E' il 3 novembre 1976. All'università di Liegi si respira un'aria speciale. Quella mattina s'inaugura il Fonds Georges Simenon. E' un progetto nato sotto gli auspici di Maurice Piron, professore di filosofia e di letteratura presso la suddetta univerità.
"... i miei manoscritti e tutta la documentazione che io posseggo - spiega Simenon  decidendo la donazione del materiale - ho pensato a Liegi, la mia città natale, con la quale mantengo diversi legami anche se ne vivo lontano. Così hovoluto donare all'Università di Liegi tutti i miei manoscritti, tutte le edizioni delle mie opere, comprese le traduzioni straniere e un certo numero di opere introvabili di cui io stesso non avevo che un solo esemplare..."
Insomma uno scrittore che decide di separarsi da tutto quello che ha realizzato nella sua vita, che poi per Simenon è stata una vera propria ragione di vita, parrebbe alquanto strano. Ma in quel momento per lui non è un gran sacrificio. Ormai a 74 anni si considera in pensione, da ormai cinque anni non scrive più un romanzo, nemmeno un Maigret. Vive una sorta di distacco dalla scrittura e dalla letteratura. Ma anche il suo stile di vita è cambiato. Niente più sfarzose ville o castelli, basta garage con una decina di vetture, via dalle pareti quadri dei pittori più famosi. Ormai lui con Teresa, vive in una piccola casa a Losanna con un modesto giardino e il tempo scorre scandito dalle semplici occupazioni quotidiane, i pasti, la passeggiata, il riposo pomeridiano. E' un Simenon molto lontanto da quello che era stato un tempo, minato nel fisico e stanco di tutte quelle stressanti immedesimazioni nei suoi personaggi, di quei centinaia e centinaia di defatiganti état de roman, che lo hanno logorato forse anche psichicamente. Ora è preoccupato della figlia, della sua instabilità mentale (di lì a sei mesi Marie-Jo si sarebbe infatti suicidata), è preso dal rapporto con Teresa che per lui è una compagna, una madre, una badante, una fonte di consolazione e di sicurezza. Già perché l'ultimo Simenon è un uomo incerto, che ha bisogno di un appoggio sicuro. E Teresa è un punto fermo e una persona che gli si dedica completamente.
Queste le sue condizione all'epoca, tanto che il giorno dell'inaugurazione del Fonds Georges Simenon, lo scrittore non può essere presente perchè ricoverato per un'operazione alla prostata. Ma la cerimonia ha luogo lo stesso e .... continua....

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