Quello riportato di seguito é un brano tratto
da un incontro con André Parinaud (Radiodiffusion
Française, ottobre-novembre 1955, testo pubblicato in « Simenon », di
Bernard de Fallois - Collection Tel - Gallimard). Ecco alcune delle affermazioni che riguardano la diffusione della sua
opera.
« Quando
un romanzo è terminato, quando ho finito di scriverlo, non lo considero come
completo.
La rilettura lo conferma, non è ancora finito. Anche quando lo sembrerebbe. Ci
vogliono due anni affinchè un romanzo possa considerarsi maturo. Dapprima è
necessario che il publico l’abbia letto, che la critica ne abbia parlato.
Occorre inoltre che sia stato tradotto in diverse lingue, perché io non scrivo
per i lettori di un solo paese.
Mi
sforzo di scrivere per il mondo intero. Detto in altre parole, voglio che un
libro abbia la stessa risonanza a New York come a Londra, a Liverpool come a
Parigi. Finché un romanzo non ha compiuto
tutti questi passaggi, minimo in sei o sette anni, ai miei occhi non ha
terminato di nascere. Resta comunque incompleto, io non posso aggiungere nulla,
né cambiare una parola, una virgola ».
Questa ricerca di universalità senza dubbio si
traduce per lo scrittore nello « stile di scrittura » che ha
adottato : riduzione a livello di vocabolario e richezza d’evocazione per
le notazioni che riguardano le sensazioni. Interessante è soprattutto questa
sua attenzione per le traduzioni e quindi per la diffusione dei suoi romanzi. E
la prova del loro successo non si ha soltanto contando il numero delle parecchie traduzioni (a memoria ricordiamo che per i Maigret sono
state censite 52 diverse lingue), ma anche per la loro diffusione durante gli anni.
Più di ottanta anni dopo la pubblicazione dei
primi romanzi sotto suo nome, le riedizioni continuano a susseguirsi, la sua opera
ha superato brillantemente anche la virata dell’era digitale (gli ebook), senza parlare delle
riduzioni cinematografiche più recenti.
La visione di Simenon era esatta : i suoi
romanzi continuano a vivere, maturano decisamente bene, come un buon vino, e la
diffusione "planetaria" va aggiunta a quella temporale : si continua
a leggere Simenon malgrado (o forse
proprio per questo…) sia un autore del secolo scorso. Si è detto spesso che
nessuno meglio di lui abbia descritto le angosce dell’uomo del ventesimo
secolo, ma forse bisognerebbe aggiungere che nessuno meglio di lui ha saputo
raccontare l’universalità e l’atemporalità dell’animo umano…
Murielle Wenger - Illustrazione su base di un disegno di Giancarlo Malagutti
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