SIMENON-SIMENON: LES HOMICIDES DES AMIS DE GEORGES
Présentation du livre "Les trois crimes de mes amis"
SIMENON-SIMENON: THE MURDERS BY FRIENDS OF GEORGES
A presentation of the book "Three Crimes by My Friends"
C'era
qualcosa di particolare nell'aria di Liegi prima del 1920? E' quel che
si domandava Simenon nel libro ”Les trois crimes de mes amis” del
1937 (uscito in Italia nel 1967 nella raccolta Mondadori Romanzi Autobiografici); nel libro si racconta di alcuni personaggi che vivevano
nella città natale dello scrittore belga e con il quale in gioventù ebbe
a che fare, il caso ha voluto farne degli assassini pochi anni dopo che
Georges se ne era andato. Leggendo questo testo, il primo ad essere stato
scritto da Simenon in prima persona e narrante ricordi della sua
vita, si fa la conoscenza con Ferdinand Deblauwe, un giornalista
trentacinquenne col quale Simenon si trovò a lavorare da giovanissimo e
che egli frequentò anche in occasioni al di fuori del lavoro tipo uscite
serali presso un locale chiamato “L'Ane rouge”,il quale ispirerà di li'
a pochi anni il romanzo omonimo (L'asino rosso, il super romanzo delle
vacanze - Mondadori 1934). Con Deblauwe Simenon fondò “Nanesse”,un giornale
dall'intento satirico. Deblauwe, veniamo a sapere dalle pagine del
romanzo, si macchierà di un crimine, venendo ad uccidere uno spagnolo suo
rivale sentimentale.
Ci si imbatte poi in Hyacinte Danse, un
libraio di Liegi, con cui lo scrittore ebbe a che fare fin dall'età della
scuola poiché andava a portare presso il suo negozio i libri usati per
poterne comprare di nuovi. Varie vicissitudini porteranno pochi anni
dopo Danse ad essere il direttore di “Nanesse”, foglio col quale il
libraio ricattava molte persone della città; (una figura simile la
si può trovare nel romanzo “De la rue au bonheur”, scritto nel 1926 e
firmato Jean du Perry, nel nome di Antoine Villemin direttore de
“L'epoque”, giornale col quale ricatta i notabile del luogo). Anche Danse
ucciderà e lo farà per ben due volte togliendo la vita all'amante e alla
madre. Sullo sfondo, un Belgio tormentato dalla prima guerra mondiale
si muovono anche i “due fratelli”, mai chiamati col loro nome dallo
scrittore, i quali solo per pura combinazione, sembra suggerirci Simenon,
non diventeranno a loro volta degli assassini.
In questo libro
autobiografico non mancano i riferimenti al campanile della chiesa di
Saint-Pholien e al giovane K. che si impiccherà proprio li... tutto ciò
fece da ispirazione ad uno dei primissimi Maigret: Le pendu de Saint
Pholien, nel nostro paese conosciuto anche sotto il titolo Il viaggiatore
di terza classe. Anche la compagnia “La Caque”,cui facevano parte molti
giovani liegesi dell'epoca, tra cui lo stesso Simenon, viene citata nel
libro e, nel romanzo con Maigret sopra citato, cambierà solo di nome
chiamandosi “I compagni dell'apocalisse”.
Andrea Franco
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