domenica 1 maggio 2016

SIMENON SIMENON. LEGGERE OGGI ROMANZI DI QUASI UN SECOLO FA'

Romanzi che non risentono del tempo
SIMENON SIMENON. LIRE AUJOURD'HUI DES ROMANS QUI ONT ETE ECRITS IL Y A PRES D'UN SIECLE
Des romans qui résistent à l'épreuve du temps
SIMENON SIMENON. READ TODAY NOVELS THAT WERE WRITTEN ALMOST A CENTURY AGO

Novels that stand the test of time
Leggere Simenon oggi. C’è tanta gente che lo legge ancora. E non solo in Francia, ma anche in Italia, in Usa, in Inghilterra. Continuano in vari paesi le collezioni, la pubblicazione di titoli e non solo dei Maigret, ma anche dei romans durs. E sono titoli che spesso entrano nella classifica dei libri più venduti. Insomma che effetto fa leggere oggi romanzi scritti 70/ 80 anni fa’?
Chi scrive ha una immediata sensazione di contemporaneità quando si trova a leggere un romanzo simenoniano, anche se di quasi un secolo fa’. Certo non vi trovo fax, computer, cellulari, internet, aerei di linea, eppure non si avverte una distanza così notevole. I personaggi anche se vivono in una realtà che non è quella dei nostri tempi, sono simili a noi, vivono situazioni che nella sostanza anche noi lettori degli anni duemila, proviamo e viviamo.
Questo è il punto. Aldilà delle ambientazioni, delle contestualizzazioni temporali, la struttura dei personaggi, i loro problemi, le relazioni interpersonali, le loro vicende sono ancora attuali.
Insomma non si respira aria del secolo scorso. Man mano che ci si inoltre nella lettura del romanzo, anche grazie alla sua scrittura semplice, leggera, veloce, l’attualità della sua narrativa viene subito a galla e ci coinvolge come se l'avesse scritto qualche anno fa’.
Questa è una personale opinione.  Ed è fondata sulla sensazione che la struttura, l’ossatura della narrativa simenoniana è davvero universale. Si basa su sentimenti, motivazioni, problematiche che sono comuni a persone di culture e di generazioni  a volte molto lontane tra loro. Come diceva lo stesso Simenon, è il frutto della ricerca dell’Uomo Nudo, quell’essere  senza le sovrastrutture sociali, storiche, religiose, che alla fine fa emergere invece quelle strutture , quelle pulsioni, quei destini che sono sempre validi, sempre fruibili, sempre attuali.
E' fin troppo facile consigliare, per credere a quanto detto sopra, di leggere i romanzi di Simenon. Ma  per dare un piccolo aiuto  presentiamo una succinta rassegna della scrittura del romanziere…  (m.t.)
 
L’ambiente
"Tutta la città a quell’ora, era così, una scatola su cui improvvisamente ricadeva un coperchio e dentro la quale le persone, non più grandi di formiche si agitavano nel vuoto..." (I fantasmi del cappellaio – 1949)

"Un vicolo cieco buio, di appena un metro di larghezza, separava la conceria dal resto della strada. Il primo lampione a gas acceso  - la città era piena di lampioni contorti o spezzati – era lontano, alla fermata del tram..." (La neve era sporca -1951)

"Con il passare degli anni  le pareti,  dipinte in finto marmo,  avevano assunto  quel colore scuro delle  vecchie pipe di schiuma..." (Il primogenito dei Ferchaux – 1945)

Le Donne
Odile… portava un grembiule nero trovato in un armadio  e, sopra le calze di lana nera, un paio di calzerotti rossi.L Le fiamme le accendevano nei capelli dei riflessi più fulvi … (La Maria del porto - 1938)

Ha caldo, sebbene fosse quasi nuda: E’ la prima volta che fa una cosa del genere. Si è tolta il vestito per rammendarlo e non ne ha infilato un altro… Prova un’altra sensazione strana,  quasi erotica, quella delle gocce di sudore che, a intervalli più o meno regolari, si aprono un passaggio attraverso la pelle… ( La finestra dei Rouet – 1945)

Gli uomini
Beveva, fumava il sigaro a piccole boccate , assomigliava sempre più – così pareva a Kees – a quei diavoli gotici che ornano il portale di certe chiese  e dai quali è meglio  allontanare lo sguardo dei bambini (L’uomo che guardava passare i treni – 1938)

Alain era spaventato. Teneva lo sguardo fisso su di lei e avrebbe pagato qualsiasi cifra pur di farla stare zitta. Eppure continuava ad ascoltarla. Qualcosa lo tratteneva in quella camera , di fronte a quella ragazza , sua sorella, che, per rimanere su di giri, di tanto in tanto beveva a canna un sorso di cognac (Il destino dei Malou - 1947)

La natura
Più in là il mare. Solo mare, per venti giorni di navigazione a tutto vapore che ci volevano prima di rivedere la costa francese! (Colpo di luna -  1933)

1 commento:

LASCIATE QUI I VOSTRI COMMENTI, LE VOSTRE IMPRESSIONI LE PRECISAZIONI ANCHE LE CRITICHE E I VOSTRI CONTRIBUTI.