mercoledì 3 aprile 2019

SIMENON SIMENON. DOPO OLTRE MEZZO SECOLO GINO CERVI RIMANE IL MAIGRET DEGLI ITALIANI?

Quest'anno sono 55 anni che debuttò la serie tv che tanto successo ebbe in Italia. Come mai suscita ancora tanta eco?

SIMENON SIMENON. APRÈS PLUS D'UN DEMI-SIECLE, GINO CERVI RESTE-T-IL LE MAIGRET DES ITALIENS ?
Cette année, il y aura 55 ans que débutait la série TV qui eut tant de succès en Italie. Comment se fait-il qu'elle ait encore autant d'écho aujourd'hui ?
SIMENON SIMENON. AFTER MORE THAN A HALF-CENTURY, DOES GINO CERVI REMAIN THE MAIGRET OF ITALIANS?
This year, it will be 55 years since the debut of the TV series that has had so much success in Italy. How does it happen that it still makes as much reverberation today?




1964-1972. Questi gli anni di debutto e di conclusione della serie in cui la Rai, radio televisione italiana, trasmise la fortunata serie del commissario Maigret, interpretata da Gino Cervi.
Quanti anni hanno oggi coloro che allora seguivano lo sceneggiato televisivo (così allora si chiamavano i serial)? 
Era un poliziesco, tranquillo, anche per quei tempi, niente violenza, zero sesso, nessun altro elemento che potesse turbare. Questo per dire che le famiglie consentivano tranquillamente anche a bambini di una decina d'anni di seguire il programma.
Ecco, quei ragazzini oggi hanno tra i 47 e i 65 anni. Una fascia piuttosto alta di età, per non parlare di quelli che già erano più grandi, magari quarantenni, e quindi oggi sono ultra novantenni o poco meno (e forse alcuni saranno già passati a miglior vita...). 
Quindi la nostra attenzione si concentra su coloro che oggi hanno meno di 47 anni. Come e dove possono aver visto il Maigret televisivo di Cervi?
Nel decennio successivo al '72, la Rai ha trasmesso delle repliche, di alcuni episodi, ma mai la serie intera e comunque spesso in orari pomeridiani. In compenso uscirono delle video-cassette VHS prodotte dalla Fonit Cetra per Video Rai intorno alla metà degli anni '70 con una dozzina di episodi. Nel 2001 la ElleU Mutimedia mise in circolazione la serie completa prima in VHS in collaborazione con Rai Trade e poi in DVD altri 18 titoli. Quindi il commissario rispuntò dagli schermi Rai e precisamente da quelli di Rai 5, che nel 2012, trasmise 13 puntate dello sceneggiato del commissario, il sabato sera alle 22,45.
In seguito la parola passa al web, dove su Youtube oggi si possono trovare parecchi episodi in versione completa e qualche spezzone, ma qualche puntata si può trovare anche in streaming. 
Questo per dire che un ventenne di oggi che si fosse imbattuto nei libri e avesse sentito parlare, incuriosito, di questa versione tv con Gino Cervi, la cercherebbe di certo tra le puntate che propone Youtube e poi magari si metterebbe sul web a cercare, non dico i VHS, ma almeno i DVD. E anche qui troverebbe diverso materiale.
Ma che appeal ha oggi uno sceneggiato che pure allora ebbe molto successo e fu realizzato da un quartetto d'eccezione: Gino Cervi (protagonista), Mario Landi (regista), Diego Fabbri (sceneggiatore), Andrea Camilleri (produttore Rai)?
E più specificamente che appeal può avere nei confronti di un target 20-45 anni? 
Diremmo che uno degli elementi di maggior peso è l'aver letto qualche titolo della serie simenoniana, che ancora oggi riscuote un buon successo di pubblico a distanza di quasi un secolo e dopo edizioni e riedizioni, come assai raramente capita ad un seriale con un protagonista nato negli anni '30.  A questo punto può scattare la molla del "vintage" come si dice oggi, alla riscoperta dell'antico, o anche solo del vecchio, come succede in altri settori come ad esempio dalle auto ai mobili, dai gioielli alle radio, dagli orologi ai telefoni...
Certo a rivederli oggi, non possiamo negare che la recitazione risenta a tratti del mezzo secolo passato, e poi si percepisce una recitazione tipicamente teatrale dell'epoca, come teatrale d'altronde era l'origine di molti attori che recitavano nella serie. Questo succedeva anche per Cervi che pure poteva vantare esperienze anche cinematografiche, televisive e che era forse l'attore più eclettico. E poi diremmo che la simpatia che emanava la sua interpretazione conserva intatto il suo fascino ancor oggi... forse un po' vintage, ma se ci può essere un elemento di interesse, soprattutto per i più giovani, è proprio quello. Inoltre il bianco/nero, per noi ormai invasi di colori in ogni dove, rappresenta un altro  elemento di originalità che può piacere. 
Insomma chi li aveva già visti, si diverte nel rivederli, per chi non li conosceva c'è il piacere della scoperta. Ma certo soprattutto per il pubblico più giovane ci vorrebbe, ma questo l'abbiamo scritto molte volte, un'operazione come ha realizzato la BBC con Sherlock Holmes, rischiando molto, ma indovinando con "Sherlock" la chiave di lettura giusta e realizzando un serial di ottimo livello, che sicuramente ha attratto anche un pubblico più giovane (anche se magari avrà scontentato i fans di Peter Cushing). Adesso aspettiamo questo film di Patrice Leconte con Daniel Auteil. Ma anche fosse un gran successo, nel cuore degli italiani rimarrà sempre uno spazio per l'amato Gino Cervi. (m.t.) 

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