mercoledì 7 gennaio 2015

SIMENON SIMENON. MAIGRET: INCHIESTA SUI BLOOPERS DEI NOMI

                     
Cari amici simeniani, può darsi che vi ricordiate che ad ottobre dell'anno passato, Maurizio ci ha proposto una caccia ai bloopers nelle opere di Simenon. Noi ne abbiamo già scovati alcuni, soprattutto in riferimento agli errori di cronologia all'interno degli stessi romanzi.

Siccome ho appena terminato un saggio sui nomi dei personaggi dei Maigret (lo potete trovare sul sito di Steve Trussel http://www.trussel.com/maig/prenomsf.htm), ho messo insieme alcuni di questi bloopers a proposito dei nomi dei personaggi.
Nell'intervista che Simenon concesse a Carvel Collins nel 1955 (é disponibile on line all'indirizzo http://www.theparisreview.org/interviews/5020/the-art-of-fiction-no-9-georges-simenon), il romanziere rispondeva che la revisione dei suoi romanzi consisteva in una sorta di "toilettage" del testo, unicamente a livello di stile e mai per quanto riguardava il contenuto. Poteva correggere alcuni errori compiuti soprattutto durante la scrittura e probabilmente dovuti all'eccessiva velocità di battuta. Dava giustamente l'esempio dei nomi. "Talvolta ho cambiato i nomi scrivendo: una donna può essere Helen nel primo capitolo e Charlotte nel secondo, poi modificando nella revisione  questi errori".
Ma malgrado queste revisioni e quelle molto più attente di Doringe, per i romanzi editi da Presses de La Cité, certi errori sui nomi sono rimasti nei romanzi pubblicati
Eccone alcuni tra quelli che abbiamo rilevato.

• Ne L'écluse n°1 ai capitoli 8 e 9 Maigret passa la domenica nella casa di campagna di Ducrau. L'inserviente si chiama Mélie. Ma, nel bel mezzo del pranzo, M.me Ducrau dice " Rosalie ha dimenticato i liquori", Ci  si domanda da dove salti fuori questa Rosalia, mai menzionata fin ad allora, quando Mélie sembra essere la sola persona che abita nella casa, poiché è lei che prepara i pasti e li serve a tavola.

• In Cécile est morte il cugino Monfils viene chiamato Henri nel capitolo 2 della seconda parte, ma nel telegramma che ha inviato al suo avvocato, nell'ultmo capitolo, si firma Etienne.

• Sempre in Cécile est morte, la moglie di Gérard Pardon è chiamata Hélène (capitolo 1 della seconda parte), ma nel capitolo 2 della stessa seconda parte, dopo la discussione che Maigret ha con Gérard e sua sorella Berthe. quest'ultima, andando via dice a suo fratello "Abbraccia Clèmence da parte mia... digli che anndrò a trovarla domani o dopodomani..."

• In Maigret chez le coroner, nel capitolo 1, durante il primo interrogatorio di Ward, questi chiama i suoi compagni "Dan Mullins, Jimmy Van Fleet, O'Neil et Wo Lee". In questo momento O'Neil non ha ancora un nome. Poi nel capitolo 7, quando Maigret interroga O'Rourke, questo gli dice "... Vi segnalo inoltra che Ted O'Neil, malgrado le apparenze, è il più timido di tutti...". Allora si chiama Ted.... Ma nel nono e ultimo capitolo, durante l'interrogatorio di Van Fleet, questi dice "Era già un po' di tempo che Jimmy andava a letto con Bessy..." e l'autore aggiunge "Era curioso sentire in quel preciso momento chiamare O'Neil per nome." E anche noi lo troviamo curioso, poichè all'inizio era Van Fleet stesso a dichiarare di chiamrsi Jimmy...

• In Maigret a peur, nel secondo capitolo, Chabot spiega la famiglia Vernoux a Maigret; gli dice che Robert de Courçon "aveva due sorelle Isabelle e Lucie. Isabelle ha sposato Vernoux che di colpo ha firmato Vernoux de Corçon. Mi hai seguito?"
- Non è troppo difficile!  - risponde Maigret. 
E fin quei tutti d'accordo... Ma appena qualche riga più sotto, Maigret domanda "... Hubert Vernoux  è sempre agente immobiliare?" e Chabot gli risponde "Ha dei grossi debiti, Emilie la sorella maggiore di sua moglie vive con loro. " Si tratta ovviamente di Lucile. 

• In Maigret se trompe il padre di Louise Filon, dopo la sua comparsa (capitolo 3), si chiama Louis; Maigret apprende che è stato ricoverato all'ospedale di Béziers; al capitolo 5, Maigret domanda a Lucas di cercare a Béziers  un certo Ernest Filon . Un po' distratto Maigret... Questo certo non facilita le ricerche di Lucas.... Ma alla fine lo trova lo stesso, anche quando le indicazioni di Maigret non hanno evidentemente molta importanza per lo stesso Lucas, perché quando gli risponde, dice : "...ho delle notizie da Béziers. Maigret aveva quasi dimenticato il padre di Louise Filon"....

• In Une confidence de Maigret la figlia del dottor Pardon si chiama Alice e, in Maigret se défend, diventa invece Solange... Maigret si è lui stesso chimato Jospeph (ne L'écluse n° 1), prima di chiamarsi Jules... e non parliamo del nome di M.me Maigret, per la quale è ancora più complicato (vedi http://www.trussel.com/maig/sister.htm e http://www.trussel.com/maig/mommeu.htm#famille)

• In Maigret et les vieillards, quando Maigret nel capitolo 5 va a trovare la principessa  de V..., fà la conoscenza del figlio maggiore di Philippe che gli viene presentato come Frédéric "orientato anche lui alla diplomazia". Nel capitolo 7, alla Polizia Giudiziaria, l'interrogatorio della vecchia governante è interrotto dalla visita dello stesso giovanotto che viene a parlargli di Saint-Hilaire. Ma questa volta viene chiamato Julien. E non cè alcun dubbio che si tratti dello stesso personaggio, poiché ha detto a Maigret  " Forse é  causa del conte  e delle sue storie che ho scelto la carriera diplomatica."

Murielle Wenger

4 commenti:

  1. Quelques erreurs de frappe dans le texte, Maurizio... Je t'ai envoyé un message à ce propos...

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  2. La tua ricerca, Murielle, è particolarmente minuziosa, per certi versi pignola, perché va a scovare, come suol dirsi, il classico pelo nell’uovo. La mia opinione è che, per chi scrive – soprattutto narrativa -, è facile incorrere, talora, in errori così madornali i quali, a mio avviso, non sono segno di sbadataggine né sintomatici di una prima avvisaglia di rimbambimento. Credo che ciò succeda quando l’autore scrive di getto, quasi in ispirazione “ipnoica”, come penso sia il caso di Simenon, velocissimo nello sviluppo delle storie e poco incline a rileggere quanto già scritto.
    Molto interessanti, come sempre, i tuoi scritti, Murielle.

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  3. Grazie Paolo pour ton commentaire. Bien sûr, en cherchant ces bloopers, il ne s'agit pas du tout de "jeter la pierre" au romancier. C'est évident que l'on fait tous de ces erreurs en écrivant. Mais, justement, c'est intéressant de voir comment un écrivain sort un "premier jet", c'est une façon d'assister, en quelque sorte, au travail d'écriture "in progress". Mais c'est aussi intéressant de noter que les correcteurs laissent passer des erreurs, volontairement ou non, et encore plus intéressant de noter si ces erreurs ont été corrigées dans les éditions. Je pense par exemple aux traductions, mais aussi aux différentes éditions du même roman. Par exemple, l'erreur pour Cécile est morte (Hélène et Clémence) est présente dans les premières éditions Gallimard, puis elle a été corrigée dans l'édition Rencontre, puis, dans l'édition Tout Maigret chez Omnibus, elle n'est plus corrigée, dans un souci de coller au plus près de l'édition originale.

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  4. Oggi, Murielle, più che prima, è molto diffusa la revisione editoriale dei manoscritti (editing): un tempo – e risaliamo al periodo delle prime pubblicazioni delle opere di Simenon – esisteva, soprattutto, la correzione delle bozze, mirante unicamente alla ricerca di refusi, ovverosia errori di composizione tipografica. Ecco perché, nelle varie edizioni, più recenti, dei romanzi sulle inchieste di Maigret e altri, a certe incongruenze o sviste si è potuto rimediare.

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