venerdì 23 settembre 2016

SIMENON SIMENON. ROMANZI E MAIGRET TARGATI "SHADOW ROCK FARM"

La produzione letteraria dello scrittore a Lakeville nel Connecticut

ROMANS ET MAIGRET ESTAMPILLES "SHADOW ROCK FARM"
La production littéraire de l'écrivain à Lakeville dans le Connecticut
NOVELS AND MAIGRET WITH THE "SHADOW ROCK FARM" BRAND
The writer’s literary production at Lakeville in Connecticut




Era il 4 luglio 1950. Il clan Simenon si sistemò a Shadow Rock Farm, nei pressi di Lakeville, nello stato del Connecticut. Una fattoria in piena regola con i muri in pietra, all’ombra di una grande roccia (da cui il nome) e venti ettari di terreno intorno. Immersa nella foresta, ma non lontana dal primo drugstore, era insomma la sistemazione ideale e che, al primo colpo d’occhio, provocava anche un flash nostalgico:

“…somiglia un po’ ai Vosgi e un po’ alla foresta di Fontainebleau”. Questo disse Simenon appena la vide.
E infatti non fu un caso se Shadow Rock Farm divenne la casa in cui dimorò più a lungo durante i suoi dieci anni negli Stati Uniti: 4 anni, 8 mesi e 15 giorni per l’esattezza, fino al giorno in cui lasciò l’America per far definitivamente ritorno in Europa.
Un Simenon in forma ed entusiasta della sua nuova casa. Da una dozzina di giorni aveva sposato la sua seconda moglie, Denyse, e di lì a poco più di due anni sarebbe nata Marie-Jo, la sua unica e amatissima figlia.
Il “periodo Shadow Rock Farm” fu particolarmente fecondo dal punto di vista creativo. La sua produzione letteraria partorì ben 13 Maigret e 13 romans-durs, al ritmo di  un titolo ogni due mesi.
Insomma un Simenon  in gran spolvero, anche perché in quegli anni scrisse alcune delle sue più celebri opere…. Qualche titolo? Le Memoires de Maigret, La morte de Belle, Maigret au Picratt’s, Les Frères Rico, Maigret, Lognon et les Gangsters, Feux Rouge, Maigret se trompe, L’Horologer d’Everton, Maigret et le corp sans tete….
Insomma una adeguata sistemazione che favorì il suo immutabile ritmo e cadenza di scrittura. In questi anni per altro i Maigret vanno sempre più somigliando ai romans-durs. I temi trattati, l’approccio alle vicende, lo spessore psicologico, la complessità dei personaggi... tendono a sovrapporsi. Certo i Maigret rimangono pur sempre letteratura seriale, quindi con dei paletti e delle limitazioni, ma la lingua con cui sono scritti, certe riflessioni sulla vita e sugli uomini, le atmosfere che si respirano, si spostano sempre più facilmente dai romans durs ai Maigret e viceversa. E così sarà in seguito.
Pur essendo anni felici, quelli di Shadow Rock Farm, e soprattutto gli ultimi, sono quelli che preparano il rientro in Europa. Pesano per Simenon certe disillusioni sulla moralità (molto di facciata), sulla libertà (vedi la caccia ai comunisti del senatore McCarthy), alcune nostalgie del vecchio continente (dove la sua letteratura godeva di una considerazione e una diffusione sempre maggiori) e infine forse quel senso di appartenenza ai valori americani che non è mai scattato e che era culminato nel non accettare la cittadinanza americana (… figurarsi, aveva rifiutato quella francese!). Insomma questi sono gli anni in cui matura la grande decisione…
Il primo Maigret scritto a Shadow Rock Farm fu un Maigret fuori dagli schemi (Les Mémoires di Maigret – 1950) e l’ultimo roman dur (Les Témoines – 1954) fu un giallo. Due romanzi molto particolari, il primo è infatti una sorta di autobiografia raccontata dal commissario stesso e il secondo è un roman dur di natura poliziesca e dall’intreccio molto articolato. 
Come si vede romanzi e Maigret continuano a intrecciarsi, mentre il rapporto tra Simenon e l'America inizia a sfilacciarsi. (m.t)

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