venerdì 25 maggio 2018

SIMENON SIMENON. TRE SIMENON A CONFRONTO

Il Sim dei romanzi popolari, il Simenon dei Maigret, quello dei romans durs e il romanziere autobiografico

SIMENON SIMENON. TROIS SIMENON EN COMPARAISON
Le Sim des romans populaires, le Simenon des Maigret, celui des romans durs et le romancier autobiographe
SIMENON SIMENON. THREE SIMENONS IN COMPARISON
The Sim of the popular novels, the Simenon of the Maigrets, the one of the romans durs and the autobiographical novels



Il primo. Un giovane esordiente che scrive racconti e romanzi brevi di tipo popolare. Il secondo. L'ormai consumato narratore che lancia un rivoluzionario eroe poliziesco. Il terzo. Un sofisticato romanziere dei romans durs che si permette di dettare le condizioni a un editore come Gallimard.
Sono solo tre facce dello stesso romanziere o si può ipotizzare che si tratti addirittura  di tre scrittori diversi?
Innanzitutto pensiamo a scrittori di età diversa: uno giovanissimo appena arrivato da Liegi, poi uno ormai trentenne naturalizzato parigino e infine un belga più maturo "cittadino del mondo" che si troverà a suo agio a vivere in Francia, o in America, o come in Svizzera.
Poi ci sono le collocazioni sociali. Il giovanissimo appena arrivato a Parigi é un povero che vive nei sottotetti di alberghetti malfamati L'autore dei Maigret è già un benestante che si può permettersi di vivere a Place des Vosges. Lo scrittore dei romans durs è invece ormai un ricco, che vive in Vandea o negli Usa e in Svizzera, non di rado installandosi con la sua famiglia in castelletti nobiliari o in grandi ranch.
Il primo è appena sposato e senza figli. Quello dei primi periodi maigrettiani è il neo papà di Marc. Lo scrittore al culmine della sua popolarità è a capo di una famiglia allargata con quattro figli, una moglie e una ex-moglie (che trova difficoltà ad uscire dall'orbita simenoniana) e una storica femme de chambre.
Ma andiamo al sodo. La produzione letteraria, lo stile, il ritmo e l'abbondanza della produzione narrativa. 
Qui non troviamo invece cesure significative. Certo nel corso gli anni si registra una certa evoluzione, ma si tratta di una transizione graduale, anzi ormai si riconosce da più parti una certa convergenza tra la produzione poliziesca e i romanzi, sia nei temi, come nell'approfondimento psicologico, ma anche nello stile narrativo.
Potremmo quindi sintetizzare, un po' semplificando, che l'uomo cambia o lo scrittore no. Le mutate condizioni di status, di età e di ricchezza non influenzano più di tanto l'attività letteraria di Simenon. E lo stesso può dirsi anche dei suoi innumerevoli spostamenti "geografci" e di abitazione. La sua ispirazione anche non pare sia cambiata nel tempo, il trascorrere degli anni semmai ha qualche influenza sul ritmo produttivo e sulla lunghezza delle opere.
In definitiva i tre Simenon che citavamo nel titolo è il frutto di un'astrazione che riguarda più l'uomo che lo scrittore. E forse questo è una conferma della veridicità di quanto spiegava Simenon in merito all' état de roman. Quella sua "trance creativa" che lo portava a scrivere e che lo trascinava su e giù per il suo romanzo, facendogli raccontare qualcosa che Simenon stesso non sapeva quale finale avrebbe avuto. E questo meccanismo evidentemente lo collocava in una dimensione che non era quella che lo scrittore viveva quotidianamente da giovane o nella maturità, negli Usa o in Svizzera, circondato dai familiari o in coppia con la sua ultima compagna Teresa. 
Una condizione insomma dove le influenze e i condizionamenti della realtà ben poco potevano nei confronti della sua potenza narrativa. (m.t.)

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