domenica 26 giugno 2016

SIMENON SIMENON. DOCTOR GEORGES E MISTER SIMENON


I due profili di un personaggio: quello della normalità  e quello dell"ètat de roman"


SIMENON SIMENON. DOCTEUR GEORGES ET MISTER SIMENON
Les deux profils d'un personnage: celui qui est "dans la normalité" et celui qui est en "état de roman"

SIMENON SIMENON. DOCTOR GEORGES AND MISTER SIMENON
Two profiles of one character:  one in “normalcy” and one in “novel mode” 

 The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde fu scritto da R.L. Stevenson una decina d'anni prima della nascita di Simenon. Divenne ben presto un classico emblema di quello sdoppiamento di personalità, il quale nel caso specifico era dovuta ad un pozione, che mette in evidenze aspetti antitetici di uno stesso individuo. E divenne poi un tema ricorrente nella letteratura, soprattutto nei romanzi di taglio psicologico, anche grazie alla propagazione della cultura psiconalitica, con le teorie dell'Io e quelle dell'inconscio, che proprio nei primi anni del '900 prese piede seducendo non pochi scrittori. Tra questi anche Simenon che della cifra psicologica fece un elemnto distintivo della sua narrativa. Ma c'è molto di più. Questi due volti nella personalità simenoniana si espresseo al massimo livello nella modalità della sua produzione letteraria.
Già, forse l'avrete capito, stiamo riferendoci all'état de roman, quella specie di trance creativa nella quale il romanziere scriveva, la quale lo trasportava nei panni di un'altra persona, facendolo ragionare  con la sua testa, assumendo i suoi comportamenti, i suoi tic, le sue ossessioni.
L'eroe negativo di Stevenson se ne andava di notte a far danni e a commettere omicidi nelle strade di Londra, Simenon in état di roman è come se fosse legato alla sedia davanti alla sua macchina da scrivere, dentro una stanza in cui era proibito a tutti di entrare.
Simenon si trasfigura, niente pozione, ma un processo che lo porta ad immedesimarsi  in un altra persona, a farsi guidare in un vicenda di cui non conosce l'epilogo e scoprire vicende fatti e personaggi.
Cosa legava le due facce del Simenon padre di famiglia, marito più o meno amoroso, e personaggio pubblico? Poco, quasi nulla. A quello che sosteneva il romanziere non era lui a tirare le fila di quello che scriveva in quello stato. Ed anzi era proprio quello stato che lo faceva scrivere in quel modo e con quello stile.
A riprova affermava che doveva scrivere velocemente (un capitolo al giorno), per la paura che quello stato di grazia finisse prima che lui terminasse il romanzo. E a tale proposito raccontava che durante la stesura di uno di questi si ammalò con un febbre forte per un lungo periodo. Quando guarì e fu in grado di scrivere, riprese il romanzo interrotto senza  però che riuscisse a continuarlo. E ci mise una croce sopra (sembra che poi riutilizzò parte della trama, tempo dopo, per un Maigret).
Insomma questo sforzo di mettersi nella pelle del protagonista di turno era stressante psicologicamente e faticoso fisicamente, tanto che dalla prove eseguite insieme alla sua femme de chambre, Boule, arrivò a determinare che perdeva quasi un chilogrammo al giorno, durante la seduta di scrittura. Cioè una decina di chili ogni romanzo.
Non è difficile paragonarlo allo stato di prostrazione in cui il dottor Jekyll versava quando, rientrava in sé dopo la trasformazione in Mr. Hyde. (m.t.)

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