SIMENON-SIMENON. PORTRAIT DE MADAME MAIGRET
Simenon est un peu avare de détails dans la description des personnages de ses romans
SIMENON-SIMENON. A PORTRAIT OF MADAM MAIGRET
Simenon is a little stingy with details in describing characters in his novels.
Di
solito, Georges Simenon non si attarda a descrivere l’aspetto, né
fisico né interiore, dei personaggi delle sue storie. Il più delle volte
sembra farlo di malvoglia o frettolosamente, al punto di dovere il
lettore, quasi sempre, abbandonarsi alla propria immaginazione.
Per esempio, sappiamo ben poco dell’aspetto dello stesso Maigret e dei suoi più diretti collaboratori.
Come
il commissario, anche l’ispettore Torrence è enorme (ma più grasso –
pare - che robusto), è inoltre solerte e scrupoloso in quello che fa;
quanto a Lapointe, viene talvolta chiamato “il piccolo”, ma non è chiaro
del tutto se l’aggettivo si riferisca alla giovane età dell’ispettore o
al fatto che sia un po’ basso di statura o di costituzione
mingherlina, il che, in ogni caso, non pare precludergli l’adempimento
del proprio dovere con molta determinazione; piuttosto tarchiato è
Lucas, che non potrebbe apparire diversamente sulle sue gambe un po’
corte, le quali, comunque, non lo rendono meno efficiente di quello che
è.
E la signora Maigret? Com’è la soave e mite Louise Léonard, moglie del celebre commissario del Quai des Orfèvres?
Di
lei sappiamo, con precisione, alcune cose: è di origine alsaziana, nata
con esattezza a Colmar; è molto paziente e sempre disposta a soddisfare
i gusti – talora anche i capricci – culinari di Maigret; è una brava
massaia e un’ottima cuoca, le cui ricette sembrano più ispirarsi alla
cucina tradizionale che a quella moderna o sofisticata. Anche lei si
interessa, a volte attivamente, ai casi polizieschi del marito e, in
qualche occasione, gli è di valido aiuto nella loro soluzione…
Ma
ecco la signora Maigret mentre cammina sottobraccio con il commissario
lungo il boulevard Richard-Lenoir, forse diretti a casa degli amici
Pardon, in boulevard Voltaire, o a un cinema, o a un ristorante di poche
pretese, ma abbastanza tranquillo e accogliente. Indossa, per
l’occasione, un grazioso tailleur blu e un cappellino bianco non molto
vistoso. È senz’altro più bassa di Maigret: la sua testa, infatti, gli
supera appena la spalla. Non è magra né grassa: ha piuttosto la
corporatura della donna di una certa età, che trascorre in casa la
maggior parte del tempo e che, dovendo cucinare per il marito pietanze
non certamente dietetiche, anche lei, talora, ne mangia più del dovuto.
In
definitiva, la signora Maigret è una donna gradevole e dignitosa, non
propriamente bella, senz’altro simpatica; è soprattutto gentile
nell’aspetto, di animo buono, decisamente affabile e dolce, quanto
severo e brontolone è invece, il più delle volte, suo marito.
Paolo Secondini
m.me maigret non ha neppure un nome fisso:si chiama Louise..altre volte Henriette..(come la madre di simenon)
RispondiEliminaSi, Henriette.. una unica volta, nel raconto Il inamorato della signora Maigret.. Ma Henriette è anche il nome di Boule, la "servante-maîtresse" di Simenon...
EliminaE per Louise, l'unico romanzo dove si trova questo nome è Le memorie di Maigret. In tutti gli altri, Maigret la chiama "Mme Maigret" o, qualche volte, "chérie"...
Henriette o Louise, la signora Maigret è, senza dubbio, personaggio simpatico, interessante, specie se a esso si attribuisce il volto e la figura dell'attrice Andreina Pagnani, la signora Maigret del Maigret-Cervi.
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