Vi piacerebbe una serie “Maigret” come quella televisiva della BBC sull’investigatore di Conan Doyle?
SIMENON SIMENON. ET UN MAIGRET COMME "SHERLOCK"? ...
Aimeriez-vous une série "Maigret" comme celle de la télévision BBC sur le heros de Conan Doyle?
SIMENON SIMENON. AND A MAIGRET LIKE SHERLOCK?...
Would you like a Maigret series like BBC Television’s one about Conan Doyle’s hero?
Sacrilegio? Parlare di Sherlock Holmes in un blog dedicato in gran parte al grande Maigret... Jules Maigret. il commissario divisionario, capo della brigata omicidi di Quai des Orfévres, in predicato di diventare Direttore della Polizia Giudiziaria di Parigi?
No, non ci sembra sacrilego e nemmeno inopportuno. Anzi ne faremo addirittura oggetto di un gioco.
Lo spunto ce lo danno due notizie che riguardano delle serie televisive. Vengono tutte e due dalla Gran Bretagna: una sulla serie di Maigret interpretata da Rowland Atkinson (Mr.Bean) che, dopo le prime due puntate (diciamo un po' di prova), visto un buon gradimento, la ITV Production ha annunciato la messa in cantiere di altre due puntate. La seconda e che la BBC ha in lavorazione la quarta stagione di "Sherlock", serie che invece gode di un considervole e consolidato successo. Anche grazie al metodo del contagocce che evidentemente i produttori britannici hanno capito essere quello che crea più aspettative e maggiori ascolti (tre serie di sole tre episodi l'una). Ma, onore al merito, da maigrettiani di ferro quali siamo, dobbiamo riconoscere che la serie televisiva tratta dalle opere di Conan Doyle ha meritato tutto il successo che ha avuto. Nove episodi (debutto nel 2010) più un episodo speciale, circolato anche nelle sale cinematografiche.
Insomma Maigret ITV contro Sherlock BBC. Il primo ha suscitato non poche perplessità per la scelta del protagonista Rowland Atkinson (più famoso con il nome del suo personaggio di successo, Mr.Bean). E non solo per una certa mancanza di physique du rôle, ma anche per il suo passato di comico interamente contraddistinto da un umorismo un po' demenziale, tutto scatti e basato praticamente sulla mimca facciale e movenze da marionietta (d'altronde proprio questi sono gli ingredienti che hanno fatto di Mr. Bean un così popolare personaggio, tanto amato da un certo pubblico). Il problema per Atkinson è che stavolta doveva rivolgersi ad un pubblico completamente diverso, anche internazionale... E poi c'era il problema dei precedenti. Jean Gabin, Jean Richard e Bruno Crémer per i francesi, Rupert Davies e Michel Gambon per gli inglesi, Gino Cervi per gli italiani, insomma attori amati e seguiti come delle icone dai rispettivi telespettatori. E termini di paragone decisamente scomodi. In Italia il Maigret della ITV non è ancora arrivato, ma in Inghilterra ha realizzato al suo debutto un ascolto non certo disprezzabile, quasi sei milioni di spettatori. Non tutta la critica è stata positiva, ma il pubblico ha risposto.
Sherlock è più in alto. Il serial della BBC ha sfiorato i dieci milioni di telespettatori, ha
avuto critiche molto positive e ha innescato un fenomeno virale (televisione-cinema- socialmedia-video su YouTube, etc...). E questo nonstante la serie interpretata da Benedict Cumberbatch (Sherlock) e Martin Freeman (Watson) abbia stravolto il canone di Doyle. I due sono più giovani, la vicenda si svolge ai giorni nostri, c'è una vena di autoironia, ma anche una strizzata d'occhio agli sherlockiani doc, alcuni elementi formali e sostanziali sono fedeli allo spirito dell'opera, altri ne stravolgono certe tradizionali caratteristiche.
Allora il gioco che vogliamo intraprendere parte da una domanda.
E se ci fosse un produttore,uno sceneggiatore e un regista che, sulle orme di quello che si è realizzato con "Sherlock", volessero stravolgere Maigret, tanto da renderlo certo in sintonia, ma molto diverso da come l'ha creato Simenon?
Crediamo che il grande successo del serial della BBC stia proprio nell'aver attratto con un personaggio così "rinnovato" molti che non erano appassionati di Sherlock Holmes. E che magari adesso sono andati a leggersi le vecchie storie di Conan Doyle.
Lo "strappo" di Atkinson che interpreta un Maigret un po' particolare è nulla di fronte alla rivoluzione messa in scena da Sherlock.
E allora osiamo.
Intanto immaginiamo un Maigret giovane, ma già comissario. Un detective brillante, ma di poche parole, che ha il suo ufficio nella nuova cittadella della polizia francese, a Batignolles. Gira le strade di una Parigi d'oggi e non lo fa a piedi, o sulla piattaforma esterna di un bus, ma su quel microveicolo della Renault, metà auto e metà moto, che è la Twizy elettrica. Non rinuncia alla sua pipa e alle sue birre, ma ad esempio Louise non è proprio sua moglie... è in effetti la sua compagna da un po' di tempo. E' una donna indipendente, appassionata di cucina, ottima cuoca e la sua attività é quella di "chef a domicilio". Viene chiamata per organizzare pranzi e cene di un certo livello e in questa attività è aiutata dalla sorella, che dall'Alsazia si è trasferita a Parigi. E qualche volta le dà una mano anche la sua amica, la signora Pardon.
Mademoiselle Louise in tutta questa attività non trascura il suo Maigret. Anche se quando lui torna a casa lei non c'è, il commissario trova il frigorifero pieno di quelle leccornie che Louise ha preparato per prova, oppure una o più porzioni di quello che Louise ha cucinato per una cena di gala o un pranzo di nozze.
I suoi ispettori, Janvier, Lucas, Torrence, Lapointe sono sempre lì, intorno a lui, fisicamente o virtualmente, grazie alla chat di gruppo su Whatsapp sui loro smartphone che li tiene continuamente in contatto, pronti a scattare per ogni evenienza, ovunque essi siano.
Le cose vanno peggio con il giudice Comeliau che cerca continuamente di mettergli i bastoni tra le ruote. Maigret sospetta addirittura che voglia sostituirlo con un commissario con cui il giudice ha qualche vaga parentela... Ma dalla sua parte ci sono sempre il capo della scientifica, il dottor Moers, che lavora non in un sottotetto, ma in una serie di modernissimi locali, attrezzati con la tecnologia più avanzata e poi la squadra del medico legale dottor Paul.
Maigret, però abita sempre in Boulevard Richard-Lenoir e frequenta la brasserie Duphine che sembra cristallizzata nel tempo.
E soprattutto il suo metodo non è cambiato. Quando il reato è compiuto, con la sua Twizy arriva per primo sulla scena del crimine e non vuole che nessuno, nemmeno la scientifica, s'intrometta. Lascia perimetrare il luogo, poi inizia a camminare avanti e indietro, osserva il morto, da un'occhiata al suo cellulare, si accende la pipa, guarda pensieroso il cielo, le case, le facce di qualche testimone trattenuto per essere interrogato... e se qualcuno gli chiede "Commissario a cosa sta pensando", lui, come al solito risponde "A niente". E infatti sta lì senza far nulla, ad impregnarsi di quell'ambiente, di quella atmosfera, fiutando l'aria e sbuffando lunghe nuvole bianche dalla sua pipa.
E il nostro nuovo-vecchio Maigret, con un cenno dà il via al solito rumoroso can-can, lui si allontana lentamente, sale sulla sua Twizy e se ne va.
L'indagine è iniziata. (m.t.)
L'indagine è iniziata. (m.t.)
Un Maigret rinovato ? Why not... Les arguments "pour": la "méthode" de Maigret est intemporelle, et pourrait être utilisée aussi de nos jours... Le fond de l'humanité n'a pas changé, et le commissaire pourrait tout aussi bien se mettre dans la peau des victimes ou des coupables d'aujourd'hui... Les arguments "contre": les ambiances décrites par Simenon, le décor dans lequel il a placé son héros sont une part importante du monde de Maigret, et à mon avis, il serait difficile de déplacer notre commissaire dans un monde moderne, probablement trop rapide, trop effréné pour lui permettre ses lentes ruminations... Le Paris décrit par Simenon n'est plus celui du Paris moderne, à part quelques bâtiments encore conservés (le Quai des Orfèvres, par exemple), et j'ai l'impression que Maigret "ferait tache" dans les décors du XXIe siècle... Voyez les tentatives des adaptations en séries: celle avec Jean Richard a misé sur des tournages dans les décors parisiens contemporains, et déjà dans les années '70 et '80, certaines scènes pouvaient paraître incongrues; celle avec Bruno Crémer a misé sur des tournages soi-disant "d'époque" (années '50), mais pour cela il a fallu aller à Prague, qui, malgré tout, n'est pas vraiment Paris...; autre chose: difficile d'imaginer Maigret autrement qu'en costume trois pièces, chapeau et pardessus... alors, un Maigret en blouson de cuir, ou t-shirt décontracté... bof...; et enfin, peut-être le problème le plus grave: est-ce que dans une version moderne et actuelle de Maigret, on pourrait encore, vu le politiquement correct, lui permettre de boire force petits verres au comptoir, et surtout fumer la pipe à longueur de journée,et en plus dans les lieux publics ?!... alors un Maigret abstinent... non merci !
RispondiEliminaJ'ai une vision trop nostalgique de Maigret ? C'est possible, mais pour moi, c'est ce qui fait une partie du charme de ce personnage...
io sarei contrario a un maigret modernizzato,mi piacciono gli adattamento dei romanzi si simenon fedeli all originale,non apprezzo gli stravolgimenti
RispondiEliminaPerhaps you, Maurizio, should write a "pilot" for a new series....
RispondiEliminaHo visto Sherwood e non mi piace. Maigret è già innovativo, diverrebbe, come l'altro fantasioso.
RispondiEliminaHo visto Sherwood e non mi piace. Maigret è già innovativo, diverrebbe, come l'altro fantasioso.
RispondiEliminaHo visto Sherwood e non mi piace. Maigret è già innovativo, diverrebbe, come l'altro fantasioso.
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