domenica 8 gennaio 2017


  --------------------------------------------------------------------
FROM COVICI TO DOUBLEDAY 
The first American publishers for Simenon's books 

SIMENON SIMENON. DA COVICI A DOUBLEDAY 
I primi editori americani per i romanzi di Simenon  
SIMENON SIMENON. DE COVICI A DOUBLEDAY 
Les premiers éditeurs américains des romans de Simenon 


After the six Maigret novels published by Covici between 1932 and 1934, there was no other title released in the USA until 1940. During the war, some Maigret novels were issued by several publishers, the most important of them being Harcourt, Brace & Co, that released a whole range of books between 1940 and 1945, Maigret novels and a dozen of "romans durs". The Maigret novels were those that hadn't been published by Covici: Maigret travels south (contains The madman of Bergerac and Liberty bar), The patience of Maigret (A face for a clue and A battle of nerves)Maigret abroad (A crime in Holland and At the "Gai-Moulin"), Maigret to the Rescue (Guinguette by the Seine and The Flemish shop)Maigret keeps a rendezvous (The Sailors' Rendezvous and The Saint-Fiacre Affair)Maigret sits it out (The lock at Charenton and Maigret returns)Maigret and M. Labbé (Death of a harbormaster and a "non-Maigret", The man from everywhere, which is the translation of Le relais d'Alsace). These were the same titles as the English publisher Routledge published at the same period.
In other words, when Simenon landed in America in 1945, he was already "in the showcase", as Michel Carly writes in his book Sur les routes américaines avec Simenon. And of course, one of the reasons why he settled in the New World was to win his "American battle", that is to say, he wanted his works to be better known in the USA. After having travelled the continent up and down, then having absorbed American culture, and learned English, Simenon, in the beginning of the '50s, gave the translation rights to a new publisher. Until then, several publishers had "shared the pie", but henceforth Doubleday would be the leader. From 1953 to 1964, Doubleday released, besides "romans durs", 13 Maigret novels and collection of short stories. The Maigret novels were chosen among those of the Presses de la Cité period: No Vacation for Maigret, Inspector Maigret and the Strangled Stripper, Inspector Maigret and the Killers, Maigret in New York's Underworld, Inspector Maigret and the Dead Girl, Inspector Maigret and the Burglar's Wife, The Methods of Maigret, None of Maigret's Business, Madame Maigret's Own Case, Maigret Has Scruples, Maigret and the Reluctant Witnesses, Maigret Rents a Room, Maigret's Dead Man. So we can see that in 1964, more than twenty Maigret novels had not been published yet in America, and the readers still had to wait some time before they could make acquaintance with these novels. In the beginning of the '60, Simenon met by chance someone who would lead him to another publisher. But this is another story… (by Simenon Simenon)
   --------------------------------------------------------------------
1933 -1938. GLI ANNI SENZA MAIGRET
Addio a Maigret? Il romanziere non pensa più al suo commissario?

1933-1938: LES ANNEES SANS MAIGRET
Adieu à Maigret? Le romancier ne pense plus à son commissaire?
1933-1938: THE YEARS WITHOUT MAIGRET
Goodbye to Maigret? The novelist does not think anymore to his inspector?

Anni a bocca asciutta per gli appassionati lettori delle inchieste di Maigret, che erano stati abituati, dal debutto della serie, praticamente ad un titolo al mese: dal febbraio '31 al luglio '32. Poi nulla: dal Maigret scritto nel giugno del '33 a Porquerolles (uscito  con Fayard nel marzo del '34) si dovette attendere Les Nouvelles enquêtes de Maigret completate nel marzo-aprile del '38 a Porquerolles, e poi in parte uscite nel 1938 e nel 1939 su Police-Film e Police-Roman. 
Più di quattro anni senza pensare a Maigret?
Sicuramente in quel periodo la sua attenzione andava ai romans durs che erano stati il traguardo di tutta la sua vita (anche se allora era ancora molto giovane, ben sotto i quarant'anni).
Nella sua  programmazione, dopo i romanzi popolari su ordinazione, che gli erano serviti come apprendistato, i Maigret costituivano un passaggio durante il quale doveva sperimentare una narrativa nata dalla propria creatività, dalla propria vena letteraria, con uno stile che era il proprio, dove metteva le proprie idee e convinzioni. Uno snodo importantissimo nel suo avvicinamento ai romans durs. Avvicinamento che per altro aveva funzionato benissimo.
Immaginiamo che dopo i Maigret stabiliti per contratto con Fayard, Simenon si sentisse libero di dedicarsi alla cosa che più di ogni altra voleva. Una scrittura libera, autonoma che dipendeva solo da lui.
E' chiaro che il "ponte-Maigret" se lo sentiva ormai alle sue spalle, soprattutto con il suo ingresso nella scuderia Gallimard non pensava più al commissario. Ma...
Ma invece era proprio  Gaston Gallimard gli chiedeva di scrivere ogni tanto qualche Maigret... Era un editore e come tale attento ai bilanci e consapevole che, nonostante l'apprezzamento che ormai i romanzi di Simenon godevano, sul piano delle vendite non c'era paragone. E poi la richiesta del pubblico era ancora sensibile. Eppure, nonostante le pressioni, Simenon stette quattro anni senza scrivere un'inchiesta di Maigret.
Davvero non ci pensava più? Crediamo che la sua preoccupazione principale fosse quella di accreditarsi come romanziere tout court e scrollarsi di dosso la fama di  scrittore di letteratura poliziesca. In quel momento (dopo si sarebbe ricreduto) avrebbe vissuto come una "diminutio" tornare alle inchieste di Maigret. No, doveva dimostrare la sua qualità di romanziere aldilà di ogni possibile dubbio.
Ma, oltre alle pressioni del suo editore di allora, cosa lo spinse a tornare a scrivere le inchieste del suo commissario? Intanto va notato che fu un riavvicinamento graduale... se così si può dire. Infatti ricominciò con dei racconti, più o meno brevi, per un romanzo vero e proprio occorre attendere fino al 1946 con Maigret a New York, scritto già nel nuovo continente e già con un il nuovo editore (Presses de La Cité). 
Era un Simenon come nuovo. Passata la grana dell'accusa di collaborazionismo rivoltagli in Francia, libero da un editore prestigioso come Gallimard, ma per lui un po' opprimente, dominus in una casa editrice dove faceva il bello e il cattivo tempo e, non ultimo, ormai la sua reputazione di romanziere era davvero consolidata. Ormai ogni remora di qualsiasi tipo era ormai svanita e poteva tornare con spirito diverso a scrivere quelle storie di un commissario che lo accompagneranno per tutta la sua vita letteraria. (by Simenon Simenon)
    --------------------------------------------------------------------


L'ENIGME DE MAIGRET

L'ENIGMA DI MAIGRET
Un piccolo gioco per i maigrettofili 
THE MAIGRET RIDDLE
A little game for the Maigret


Enigme No.17
Le personnage de Maigret, si on le compare à bien des détectives de la littérature policière, a pour lui qu'il est extrêmement vivant: cela est dû en partie à sa présence physique décrite souvent par l'auteur, mais aussi par de petites notations qu'il parsème dans les textes. En voici une, très imagée: "Son faux col le serrait. Il avait le front moite, Il regardait avec gourmandise le gros glaçon qui flottait dans son verre." Dans quel roman trouve-t-on cette citation ? Un petit indice: comme le laisse sous-entendre l'extrait, Maigret se trouve dans un endroit où il fait chaud, et le fait qu'il porte encore un faux col indique que v'est une enquête qui se situe dans les débuts de la saga… A vous de chercher! La réponse la semaine prochaine dans ce magazine…


Solution of the riddle No.16
It's in the novel The night at the crossroads that Maigret, leaving Oscar's house, goes back to the inn at Avrainville: "Outside, Maigret fell in a sun warm atmosphere, and, on the way to Avrainville, he was preceded by a yellow butterfly." 
  --------------------------------------------------------------------

1 commento:

  1. A propos des "années sans Maigret", je crois qu'on peut dire que Simenon était encore beaucoup plus attaché à son personnage" qu'on peut l'imaginer. En réalité, si on regarde bien les dates, c'est à peine deux ans qu'il reste sans raconter une aventure de son commissaire: en effet, le dernier roman écrit pour Fayard ("Maigret") a été rédigé (selon les dernières recherches simenoniennes), non en juin 33 mais en janvier ou février 1934. Ensuite, la première série de nouvelles (écrites pour le journal Paris-Soir-Dimanche) a été rédigée en octobre 1936 (et probablement remaniée en 1938). Ce qui fait donc à peine plus de deux ans pendant lesquelles Simenon se consacre uniquement aux romans durs, et encore, la période 1934-1936 est surtout celle de ses voyages et de ses reportages... Et dès que Simenon reprend Maigret pour la deuxième série de nouvelles pendant l'hiver 1937-1938, on peut dire qu'il n'y aura quasiment plus une seule année pendant laquelle il ne mettra plus son héros en scène...

    RispondiElimina

LASCIATE QUI I VOSTRI COMMENTI, LE VOSTRE IMPRESSIONI LE PRECISAZIONI ANCHE LE CRITICHE E I VOSTRI CONTRIBUTI.