Cosa afferma lo scrittore sulla sua capacità di scrivere velocemente
SIMENON SIMENON. LE RYTHME DU ROMANCIER
Quelles sont les assertions de l'écrivain sur sa capacité à écrire rapidement
SIMENON SIMENON. THE NOVELIST’S RHYTHM
What the writer affirms about his ability to write quickly
Quando si associa la parola ritmo a Simenon, il riferimento
più immediato è quello legato alla sua velocità di scrittura. E di questo
abbiamo avuto modo di discuterne più volte in questo blog.
E quindi sia il ritmo che possiede il suo stile narrativo,
ma di conseguenza anche il ritmo con cui sfornava romanzi, anche questo è un argomento
cha abbiamo trattato frequentemente.
E lui, Simenon, cosa diceva a proposito?
"....quando ho iniziato un romanzo, scrivo un capitolo ogni giorno - spiega lo scrittore a Carvel Collins nel '56 - senza saltare nemmeno un giorno. Perché c'è una tensione e io devo seguire il ritmo del romanzo..."
E ancora.
"... scrivo veloce, è esatto. Perché scrivo sui nervi,. non sono capace di conservare i miei personaggi vivi e l'atmosfera che li circonda a lungo..."
Ma questo vale davvero solo per la scrittura? Oggi vorremmo soffermare la nostra attenzione su
un’accezione più generale del termine, accezione che investe un po’ tutta la
vita dello scrittore.
Già, infatti il ritmo sembra essere una sua cifra distintiva
anche per altri aspetti della sua vita.
Prendiamo l’esempio più facile. Le donne. Tutte le donne che
lui incontrava quasi quotidianamente per soddisfare la sua esuberanza sessuale.
Beh, diremmo che è un ritmo notevole e che non ha niente da invidiare a quello
della scrittura.
Ma se ci volgiamo da un’altra parte le cose non cambiano.
L’impellenza di Simenon a cambiare sistemazione: che si trattasse di spostarsi
da una nazione all’altra, oppure di cambiare residenza all’interno di uno
stesso stato, o ancor di più, cambiare località in una stessa regione.
Anche qui il ritmo (a
parte gli ultimi quindici anni della sua vita passati a Losanna e nella stessa
casa) è davvero notevole. E questo ritmo ne implica un altro, il cambio di
casa… a conti fatti dovrebbero essere più o meno una quarantina.
Il corso della sua vita è ritmata anche dai viaggi. Che
fossero piccoli spostamenti sui canali a bordo delle sue prime piccole
imbarcazioni, che si trattasse di quei giri intorno al mondo, dei tour in
Africa o in Europa, che partisse per
svago oppure per lavoro (Turchia,
l’intervista a Trotsky), la vita di Simenon era segnata da numerosi viaggi. Anche durante il
soggiorno in America (che possiamo,
almeno per i primi cinque anni, considerare un
lungo attraversamento di tutto il paese, fino all’arrivo alla “Shadow
Rock Farm”), ci furono diversi viaggi che lo riportarono in Europa per più
o meno brevi tour. E certo negli anni ’50 andare avanti e indietro tra le due
coste dell’oceano Atlantico non era una passeggiata di poche ore, come oggi con l’aereo.
Insomma forse si potrebbero portare altri esempi, ma a
nostro avviso, già questi danno l’idea abbastanza precisa
convincente che davvero quello che abbiamo chiamato “ritmo” fosse un
elemento connaturato alla suo essere e che si esplicava in diversi aspetti della sua personalità.
Questo, per altro, spiegherebbe, come certi suoi aspetti
spesso da alcuni molto criticati (i
moralisti contro quella sua esuberanza sessuale, i critici letterari contro la
sua velocità di scrittura che non si conciliava, a loro dire, con la qualità)
non fossero che lati diversi dello stesso carattere, che dimostrava una sorta
di voracità di sapere, di conoscere persone, luoghi, situazioni, in definitiva
di accumulare una grande mole di esperienze.
E forse proprio questo ha permesso a Georges Simenon di
essere quel grande romanziere che è stato. E d’altronde non è un mistero che la
sua vita, i suoi viaggi, i suoi incontri finissero nei romanzi, sia nei durs che nei Maigret, insieme al ritmo che ormai davvero possiamo considerare
uno dei più specifici e peculiari caratteri distintivi del romanziere. (m.t.)
Non ho un cantante preferito, ne' un colore preferito, ad essere sincera. Ho alcuni amori che continuano sempre a sedurmi e a confermarsi, e devo ammettere che Simenon fra gli scrittori spadroneggia.. Fra libri (soprattutto) e trasposizioni per la tv ( Bruno Cremer in particolare)..Beh.. Beato il ritmo di questo Grande Scrittore. Cosi mi riempira' ancora la vita di gioia e impellenza di leggerlo, e ancora per un bel pezzo.Se non fisse un seduttore seriale non sarebbe neppure lui. Laura
RispondiEliminaLaura,sei molto fortunata ad aver ancora da leggere molto della produzione simenoniana,rimarrai sempre più entusiasta,credo,e in realtà un po' ti invidio
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