mercoledì 27 febbraio 2019

SIMENON SIMENON. OGNUNO HA IL "SUO" SIMENON...

...E il vostro com'è?
SIMENON SIMENON. CHACUN A "SON" SIMENON…
... Et le vôtre, comment est-il ?
SIMENON SIMENON. EVERYONE HAS “HIS” SIMENON…
...And yours, what’s he like?





Finito il romanzo. Si chiude il lIbro con un sospiro. Forse avremmo voluto rimanere ancora  per qualche decina di pagine in quell'atmosfera che tanto ci aveva coinvolto.
Stesso romanzo, stessa fase di fine-lettura, qualcun altro invece si sente un po' deluso, aveva desiderato (sperato?) che il protagonista facesse un'altra fine.
Ma lo scrittore lo sa. Una volta che ha finito di scrivere, leggere e rileggere il libro che ha appena finito, una volta che questo va alle stampe, poi alla distribuzione, arriva infine negli scaffali delle librerie e inizia ad essere comprato: il libro e i personaggi che ha creato non sono più suoi.
Ha voglia l'autore a spiegare in presentazioni, in conferenze, in interviste che i personaggi sono in certo modo per determinati motivi, che la vicenda ha una sua coerenza narrativa perché ha scritto seguendo una sua specifica idea di romanzo, e per lui c'è una una determinata corrispondenza tra la scrittura e la trama... 
Non c'è nulla da fare.
Quando il lettore ha terminato l'ultima pagina del libro, l'autore non è quasi mai quel signore che parlava dal vivo, o tramite i media, e i personaggi non erano come lui li aveva descritti. Perché?
Perché ogni volta che si legge un libro, lo si fa con una propria ottica, costituita dalla propria sensibilità, dalla propria cultura, dallo stato del momento e che, insieme alle parole del libro, formano una risultante che trasforma personaggi, lo stile e le vicende del romanzo e così alla fine ognuno ha letto il proprio romanzo, popolato dai propri personaggi, percependo stile, ritmo e narrativa secondo le proprie inclinazioni.
Qualcuno potrà obiettare che questo è un po' scontato e che vale per qualsiasi opera dell'intelletto umano: pittura, cinematografia, scultura, musica, fotografia, etc...
Siamo d'accordo, ma crediamo anche che spesso si dimentichi
Per quanto riguarda Simenon soprattutto, che ci presenta un'insieme di romanzi non molto lunghi (sia i "Maigret" che i "romans durs") ma molto numerosi, il lettore che ne ha letto un numero considerevole se non addirittura tutti, vive, a nostro avviso, uno strano fenomeno per il quale dopo qualche tempo nella memoria le storie finiscono per perdere un po' dei loro confini e talvolta soprattutto per alcuni, in cui atmosfere e temi si somigliano molto, tendono un po' confondersi o a sovrapporsi. Ma questo senza che questa sorta di "confusione" vada a danno del ricordo o produca una distorsione di quello che si è letto. 
E forse è proprio per questo che Simenon intendeva quando affermava che la sua più grande opera consisteva nell'insieme di tutti i suoi romanzi? 
Il fenomeno che abbiamo prima descritto se è più comprensibile per un seriale come Maigret, dove luoghi, personaggi e alcune situazioni ricorrono un po' in tutta la serie, lo dovrebbe esser meno per i romans durs. E invece, ma questa è solo una nostra opinione, vale anche per questi ultimi.
E allora, se questa ipotesi può essere presa in considerazione, ognuno di noi ha una sua interpretazione e una sua idea dell'opera complessiva e dello scrittore.
Chi conosce bene la biografia dello scrittore, ritrova molte delle esperienze di Simenon nei suoi romanzi. Chi lo legge ignorando qual'è stata la sua vita che idea si farà invece dell'autore?
Io ricordo di essere arrivato alla lettura di Simenon con i Maigret (che leggeva mia moglie). Ovviamente ho iniziato con il primo e poi uno ha tirato via un'altro finché non li ho rintracciato tutti, magari dai rigattieri e anche in Francia... Ma quando ho scoperto che aveva scritto anche dei romanzi, ho iniziato a leggere anche quelli e allora mi è venuta spontanea la domanda "Ma che razza di persona era questo Simenon?". Non avevo un'idea chiara, ma già allora intuivo che non doveva essere uno scrittore come tanti... forse dietro la sua creatività si nascondeva un pizzico di follia e una vena particolare?... Insomma ero più che incuriosito. Iniziai a leggere biografie in francese (allora non era ancora stato editato nulla in italiano). E pian piano aumentando sempre più la conoscenza della sua biografia mi liberavo di molti dubbi e avevo risposta a parecchie domande. Ma continuando a leggere e a "studiare" sono aumentati anche i quesiti cui  occorrerà trovare delle risposte...
Ma il vostro Simenon, com'è? (m.t.)   

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