lunedì 3 settembre 2012

SIMENON: UN 3 SETTEMBRE 1966 A DELZFIJL


Dalla nostra attachée Murielle Wenger, riceviamo la rievocazione di una cerimonia che si svolse in Olanada per commemorare Maigret. Murielle ha scelto per noi un brano da "Mémoires intimes"


"Alla fine del mese devo andare ad Amsterdam e poi a Delfzijl per assistere con almeno quaranta dei miei editori, giunti da ogni parte, all'inaugurazione della statua di Maigret eretta nel luogo dove scrissi il primo romanzo della serie, Pietr-Le-Letton...
Giornalisti, fotografi mi aspettavano insieme ad Abs Bruna il (mio) editore olandese. Mi hanno condotto in una piccola sala dell'aeroporto, messa a nostra disposizione, e ho risposto al meglio alle domande intanto che gli apparecchi fotografici mitragliavano e i loro flash mi abbagliavano di continuo.
Sono una buona quarantina gli editori che sono venuti, alcuni degli amici che ritorvo con vero piacere, altri che non ho mai nemmeno visto. Il vecchio Arnoldo Mondadori è accompagnato da sua moglie e ci abbracciamo. Helen Wolff,  vecchia amica, mia editor presso Harcourt Brace a New York, ha attraversato l'Atlantico in tutta fretta e Hamish Hamilton è arrivato da Londra con la sua adorabile moglie. Ovviamente Sven e Lolette Nielsen sono della partita... Rincontro Berard de Fallois e ancora altri, e dopo l'aperitivo..., andiamo a vestirci per una cena di gala... I Bulgari, apprendo con stupore sono venuti in quattro.
La grande cena ha inizio e la mia vicina é la signora Mondadori. Discorsi. Io ne faccio uno improvvisato, perchè non sono stato mai capace di "scrivere" un discorso. Faccio un saluto particolare ad Arnoldo Mondadori, il mio editore più anziano, infatti pubblica i miei libri sin dal 1925, fin dai tempi dei romanzi popolari e perché l'Itlalia è il paese in cui non ho mai cambiato editore. In Francia ne ho avuti tre. Negli Stati Uniti quattro o cinque, in Olanda solo uno, Abs Bruna, che ha iniziato con i primi Maigret...
Adesso si balla... Al vino segue lo champagne, poi i liquori e i visi si coloriscono...
La mattina... ci siamo imbarcati per non so quale posto dove abbiamo trovato giornalisti e fotografi. Nella coppia Mondadori, lui preferisce visitare La Haye che non conosce. Arnoldo è il più anziano, ma si dimostra il più attivo e il più curioso.
Cena, sempre in ghingheri, cioè in tenuta da sera, in un castello storico dei dintorni, ma dopo qualche intervista sia nel nostro salone che al piano terra. L'indomani mattina un treno speciale, ornato da bandiere di diverse nazioni, ci porta verso Delzfijl attraverso i boschi di pini della Drehnte, poi la Frise attraversata dai canali. Le autorità municipali ci aspettano. Ci imbarchiamo in un bellissimo battello che naviga verso l'estuario, scortato da diversi velieri. Buffet freddo a bordo. I fotografi mi mitragliano....
Ritorno a Delzfijl. La porta della città è addobbata. Ci portano in un vecchio canale che conosco bene, ancora ingombro di legni galleggianti. Della folla sulle banchine. Delle case che riconosco. Un prato che prima non c'era, uno zoccolo di pietra, una statua la cui altezza mi sorprende, avvolta in un tela bianca.
Cinque degli attori  che hanno interpretato il ruolo di Maigret sono presenti, anche il mio amico Rupert Davies che è il solo fino a quel momento ad aver impersonato il commissario in cinquantadue film.
Fanfare. Autorità municipali. Discorsi...Un stuolo di fotografi. Degli operatori televisivi. Mi danno in mano una corda e mi dicono di tirare per scoprire la statua.
Io tiro, ma invano. Delle risate. Anche io rido. Provo di nuovo. Qualcuno s'avvicina rifà un nodo malfatto e, quando tiro di nuovo, il telo cade scoprendo infine un Maigret scolpito da un olandese, Pieter D'Hont, assomiglia abbastanza a quello che avevo immaginato ma che io solo conosco.
Ancora musica. Applausi. Discorsi. E' il mio turno, devo dire qualche parola, la mia emozione non è finta.
Poi il corteo si dirige verso le "Pavillon", il ristorante sulla rive dell'Ems, con una terrazza dalla quale, bevendo un ginepro, ho immaginato il commissario prima di scrivere Pietr-Le-Letton sul fondo di una barca abbadonata nel canale.
Ci ritroviamo... nelle strade pavimentate con ciottoli rosa e io ritrovo dei ricordi del periodo in cui avevo venticinque anni.
Ma la folla ci attende al ristorante che si è ingrandito. Numerosi studenti dell'Università di Groninque, lì vicino, sono venuti per salutarmi. Champagne...Discorsi...
Un po' più tardi ci portano alla stazione. Un treno speciale ci aspetta ed è davvero speciale. Una vettura è completamente riservata alla radio e alla televisione. La radio riversa un fiume di musica nel treno in cui una carrozza è stata adibita a dancing. Intanto i tecnici sviluppano e montano il film girato durante la cerimonia e che sarà proiettato al nostro arrivo ad Amsterdam.
Viene servito da bere da mangiare in ogni scompartimento, le cui porte sono tutte aperte.... Il ginepro olandese corre a fiumi... Uno spiker racconta delle storie divertenti in due o tre lingue.... Quasi tutti sono brilli e ballano, non solo nella carrozza-dancing, ma anche nei corridoi...
A mezzanotte il treno si ferma non nella grande stazione di Amsterdam, ma su una stazione nella quale la gente non ha accesso, davanti ad un edificio dall'aspetto severo. La radio suona sempre, si ballerà anche sulle bamchine, fino alla proiezione del film girato a Delzfijl. Ci si rivede, ci si riconosce. Si ride di gusto.  (Raccontato da Georges Simenon in moires intimes)

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