L'unica biografia romanzata scritta da un italiano che ha "camminato" dal Belgio alla Francia, dalla Svizzera all'Austria, dalla Germania all'Italia, dal '94 ad oggi
SIMENON SIMENON. ANNIVERSAIRES. EN 2019 ON FÊTE AUSSI LES 25 ANS DE "MAIGRET ET L'AFFAIRE SIMENON"
La seule biographie romancée écrite par un Italien qui a "cheminé" de la Belgique à la France, de la Suisse à l'Autriche, de l'Allemagne à l'Italie, de 1994 à aujourd'hui
SIMENON SIMENON. ANNIVERSARIES. IN 2019, THAT’S 25 YEARS OF “MAIGRET AND THE SIMENON CASE” AS WELL
The only fictional biography written by an Italian who "hiked" from Belgium to France, from Switzerland to Austria, from Germany to Italy, from 1994 to the present
E sull'onda degli anniversari, i 30 anni dalla morte di Simenon, i 90 dal debutto sulla scena letteraria del commissario Maigret, arriva buon ultimo anche l'unica biografia, se pur romanzata scritta da un italiano. Stiamo parlando di "Maigret e il caso Simenon", una inchiesta apocrifa, che compie 25 anni, L'autore, che voi conoscete, perché fondatore di questo blog, ha risposto ad alcune domande che abbiamo voluto porgli.
Giorgio Muvi - Come hai conosciuto Simenon e/o Maigret?
Maurizio Testa - Che domande... è chiaro che, come quasi tutti, ho iniziato dai Maigret. In quella metà degli anni '80 ero molto interessato ai romanzi gialli, ai noir, soprattutto all'hard-boiled di Hammett e Chandler e al genere spionaggio... Insomma dei polizieschi un po' hard... Nadia, mia moglie, invece la vedevo che accumulava Maigret su Maigret...
G.M. - ... e così ti è venuta voglia di sapere di cosa si trattasse...
M.T. - Giusto. Ne presi uno a caso... mi pare fosse "I sotterranei del Majestic". Nelle prime pagine rimasi un po' spaesato. Non ritrovavo l'odore tipico del giallo... Sembrava più un romanzo... anche se c'è un donna uccisa, un'inchiesta, il suddetto commissario... Ma l'aria era diversa, quasi che il romanzo ti distogliesse dalla trama gialla per affascinarti con altri elementi....
G.M. - E dopo?
M.T. - Poi Maigret a gogò. Ne finivo uno e ne iniziavo un 'altro. E andai avanti per circa una dozzina di titoli. Poi mi informai e venni a sapere che l'autore, un certo Simenon, ne aveva scritti più di settanta. Insomma iniziò la caccia: vecchie librerie, banchetti, perché all'epoca Mondadori aveva smesso quasi del tutto di pubblicarne e Adelphi non aveva iniziato.
G.M. - E Simenon invece?
M.T. - Simenon? Ma io già stavo leggendo Simenon! Però dopo una ventina di inchieste, mi iniziò a venire la curiosità di sapere chi era questo Georges Simenon... Mi documentai sulla sua biografia (testi stranieri, perché di italiano non c'era ancora nulla) e iniziai a pensare che si trattava di un romanziere compulsivo, tra opere popolari, Maigret e romanzi si superavano i quattrocento titoli! E chi diavolo era? Partii con un romanzo che mi attrasse per il titolo "L'uomo che guardava passare i treni"....Lì fui folgorato e per qualche anno credo di aver letto solo Maigret e romans durs..
G.M. - Questo significa che sei rimasto affascinato dall'autore?
M.T. - No, non si rimane affascinati da Simenon, si rimane condizionati.
G.M. - In che senso?
M.T. - Che dopo aver letto un bel po' delle sue opere, l'approccio ai romanzi di altri scrittori cambia completamente. Non è più lo stesso. Quello che hai letto di Simenon ti resta dentro un po' come una pietra di paragone.... E poi allora mi venne la curiosità di capire com'era quest'uomo e soprattutto cosa aveva fatto nella vita oltre a scrivere...
G.M. - E allora ti è venuto in mente di realizzare quella biografia?
M.T. - No, non ancora. Mi dovevo documentare. In Italia c'era poco o niente, e allora andavo a Parigi. Ogni volta che ci capitavo per lavoro (e qualche volta ho anche creato dei pretesti) dragavo librerie specializzate, bouquinistes, librerie antiquarie e tornavo a casa con le valige piene. Dopo un po' mi cominciai a chiedere, ma come mai su quest'uomo, la cui vita é di per sé un romanzo, in Italia nessuno aveva scritto la sua biografia?.... Strano che nessuno avesse avuto idea o voglia di scriverne una... Beh... e allora perché non potevo farlo io?
G.M. - Avevi già scritto altri libri?
M.T. - Sì, ma non di narrativa... anche se a quel tempo, e siamo ai primi degli anni '90, ormai erano quasi vent'anni che facevo il giornalista e scrivevo ogni giorno. Ma ci voleva un'idea originale.... non volevo scrivere una biografia che suonasse "Georges Simenon è nato a Liegi il 13 febbraio 1903 da madre...etc...etc....". Volevo qualcosa che la rendesse più fruibile, più stimolante. Gli italiani per altro conoscevano meglio Maigret che Simenon, grazie alla lontana, ma ancora percepibile eco degli sceneggiati con Gino Cervi...
G.M. - E allora come te la cavasti?
M.T. - Feci un'operazione atipica per una biografia.
G.M. - Cioè?
M.T. - Misi il commissario ad indagare sulla vita dello scrittore...
G.M. - E in che modo?
M.T. - Immaginai che Simenon fosse scomparso da poco e le alte sfere del governo francese volessero fare dello scrittore un vessillo della letteratura di lingua francese (ricordiamo che Simenon era belga francofono e che non volle mai rinunciare a quella cittadinanza). Ma prima di far partire questa operazione, si voleva esser sicuri che, soprattutto l'uomo (su cui comunque girava qualche voce poco rassicurante), non riservasse qualche sorpresa che si sarebbe potuta rivelare un boomerang.
G.M. - E allora?
M.T. - Un misterioso consigliere culturale del presidente arrivò addirittura nello studio del giudice Comeliau per comunicargli che la scelta dell'investigatore era caduta su quel commissario Maigret che era tanto noto per i suoi brillanti risultati, quanto per i suoi metodi che venivano giudicati molto poco polizieschi... E quindi era la persona ideale per quell'incarico....
G.M. - E così inizia l'indagine di Maigret su Simenon...
M.T. - Non fu cosa facile. Maigret all'inizio non ne voleva sapere di quell'indagine. Sulle prime credette addirittura che lo chiamassero ad indagare sull'assassinio dello scrittore. Ma quando capì bene che tipo d'inchiesta doveva condurre, iniziò a protestare, ad affermare che lui con i letterati non c'entrava nulla, che di quel mondo non ne sapeva niente e che era il meno indicato. Ma le urla e le sfuriate stavolta non servirono. Comeliau, pressato dall'alto non poteva cedere e Maigret dovette ingollare il rospo e ubbidire.
G.M. - E così inizia l'inchiesta?
M.T. - Per la verità Maigret rimase chiuso a lungo nel suo ufficio, mentre arrivavano casse di materiale, documenti, fotografie, ritagli di giornali, tutto dal Ministero dell'Interno. E il materiale si accatastava nell'ufficio degli ispettori, che non si azzardavano nemmeno a bussare.
G.M. - E come è strutturata questa indagine?
M.T. - Alla base di tutto c'è uno stratagemma letterario indispensabile. Una compressione temporale che rende possibile a Maigret di incontrare personaggi che avevano frequentato Simenon quando era piccolo e altri che lo avevano conosciuto in età matura o quando era anziano.
G.M. E l'indagine come va a finire?
M.T. - D'accordo che è sostanzialmente una biografia, ma si tratta anche di un'inchiesta di Maigret e il finale ha una sua sorpresa, che non vorrei divulgare. Certo dirai, ma il libro ha venticinque anni chissà quanti l'hanno letto... Certo, ma sicuramente sono sono di più quelli che non lo hanno ancora letto....la speranza è sempre l'ultima a morire!
G.M. - Anche perché dopo quella del '94 ci sono state altre edizioni italiane, nel'98, nel 2000, nel 2014 e in ebook nel 2016. Ma anche all'estero, vero?
M.T. - Sì, nel 2000 usci in francese nel Belgio francofono ed in Francia, poi nel 2001 in tedesco per la Svizzera tedesca, l'Austria e la Germania.
G.M.- E sono nel frattempo uscite altre biografie?
M.T. Che io sappia, scritte da italiani, no. "Maigret e il caso Simenon", mi sono divertito a
scriverla perché il coté dell'inchiesta, mi ha fornito il pretesto per fare una narrazione assemblando elementi assolutamente veri e rigorosamente accertati, in una composizione del tutto inventata. Insomma una biografia davvero atipica, ma spero divertente da leggere anche perché mette in campo il personaggio più famoso popolare inventato da Simenon.
G.M. Hai in mente di scrivere altro su Simenon?
M.T. Beh è dal 2010 che con questo blog quotidiano, Simenon-Simenon, tutti i giorni scrivo sull'autore, sulla sua opera e sull'uomo. E dal 2016 lo faccio con un'equipe internazionale e pubblichiamo post in italiano, francese ed inglese, con collaboratori non solo italiani, ma francesi, inglesi, svizzeri, addirittura americani e anche (vedi il post di ieri) australiani.... Simenon-Simenon è una biografia multimediale è un work in progress, è a mio avviso il modo attuale di scrivere la storia di qualcuno...
G.M - Beh se ho capito bene quest'anno i venticinque anni del tua biografia romanzata di Simenon, ma l'anno prossimo saranno i dieci anni di Simenon-Simenon.... insomma la festa continua....
M.T. - Esatto. Dieci anni sono un traguardo importante e forse ci saranno delle sorprese.
G.M. Vedremo... Appuntamento al 2020, quindi
Giorgio Muvi
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