Come avevamo ricordato in un post dei primi di quest'anno, nel 2014
ricorre il 25° dalla scomparsa di Simenon. Nel corso di quest'anno abbiamo iniziato a pubblicare una serie di post, contrassegnati dal logo qui a sinistra.
Con questi interventi vogliamo ricordare e documentare soprattutto le
reazioni, le testimonianze e gli avvenimenti che seguirono questa
perdita: quello che scrissero i giornali, ciò che dissero letterati,
critici, amici, quello che fu realizzato per ricordare la sua figura.
L'abbiamo intitolata "25 anni senza Simenon, ma..." dove quel
"ma" sta indicare come, comunque, lo scrittore, con i suoi romanzi, il
suo Maigret e il ricordo della sua vita, ci sia stato sempre accanto e
lo sarà ancora per lunghissimo tempo. E' un tributo che Simenon-Simenon realizzerà con una serie di interventi che dureranno tutto l'anno.
Corriere della Sera giovedì 7 settembre 1989. Siamo sull'ancora mitica terza pagina, quella letteraria, la vetrina culturale dei quotidiani che però di lì a poco sarebbe sparita.
Quel giorno il Corsera la dedica tutta alla scomparsa di Simenon. E come capita, soprattutto in Italia, il titolo a tutta pagina cita il romanziere e il suo commissario: "Simenon-Maigret" la coppia più famosa del mondo. Nei sottotitoli le parole chiave della narrativa simenoniana: l'atmosfera e la pelle dei personaggi. Il ritratto dello scrittore viene firmato da Giulio Nascimbeni che da poco aveva intervistato lo scrittore a Losanna nella sua piccola casa rosa di rue de Figuiers.
L'intervista si conclude con una immagine quasi fanciullesca dello scrittore ultraottantenne. "...poi l'uomo dal successo mondiale, il Casanova dalle mille e mille donne, il protervo, il cinico, volle che, prima di andarmene, vedessi gli animali di peluche con i quali aveva giocato Marie-Jo". Qualche riga più sopra la figlia suicida dello scrittore era stata immancabilmente citata, in merito alle sue ceneri sparse sotto l'enorme cedro del libano che sovrastava il giardino, lo stesso dove la sua compagna Teresa avrebbe poi sparso le ceneri del suo amato Georges. Il pezzo sul commissario Maigret è scritto da Giuliano Gramigna. Dalla prima pagina continua, in un riquadro, l'intervento di Oreste del Buono. "Quell'angelo calato tra noi" : "...aveva voluto immettere nel mondo contemporaneo una specie di angelo. E' paradossale qualificare angelo il corpulento amico del buon mangiare e del buon bere, Maigret. Eppure, se ci riflettete, nella vita di tutti i giorni uomini come Jules Maigret non esistono ... Ma come vivere in un mondo in cui non s'incontra Maigret, in cui Maigret non potrebbe nemmeno esistere?..." . E ancora i volti televisivi e cinematografici del commissario, ma anche i film tratti dai romanzi simenoniani, raccontati da Ranieri Polese. A Silvio Betoldi il compito di fare i conti con i numeri di Simenon, soprattutto con quelli delle sue vendite, anche se con tutte quelle cifre si riesce anche a raccontare la vita e l'attività di uno scrittore assolutamente fuori della norma.
tutto ciò testimonia quanto sia sempre stato forte nel nostro paese l identificare simenon con maigret
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