Ha solo diciotto anni e, nonstante sia lanciato sui binari che lo porteranno, una volta a Parigi nel mondo della letteratura, deve comunque assolvere al servizio miltare. Infatti il regio esercito belga, la cosiddetta Armée belge, lo richiama agli inizi di dicembre e lo assegna al campo di Contich (III compagnia Trasporti - IV Divisione d'armata). Poco dopo viene traferito Aix-la Chapelle, dove le truppe belghe sono attestate alla Rote Kaserne. Qui la vita è molto monotona, il giovane Georges non esce quasi mai e approffitta per scrivere. Già perchè anche con il berretto militare in testa, Simenon non rinuncia alla sua passione e compila circa qurantacinque lettere e diversi articoli per il suo giornale come collaborazioni esterne e sporadiche, ma che gli servono per tenere un filo di comunicazione. E infatti, quando nel gennaio del 1922 viene trasferito a Liegi (allo stato maggiore della III Divisione d'armata), può riprendere quasi appieno la sua attività per la Gazette de Liège.
Ma i suoi orizzonti sono sepre molto ampi e finito il periodo militare (a dicembre del '22) prova a chiedere di entrare a Le Peuple, un'altro quotidiano di Liegi.
La cosa è abbastanza strana, preché mentre La Gazzette è un giornale consiervatore, Le Peuple è socialista.
Ma torniamo alla vita miltare che non deve essere stata molto pesante. Infatti quando tornò a Liegi, la sua caserma, quella dei lancieri, era a soli trecento metri da casa sua. E la sua presenza in caserma doveva essere davvero sporadica. Passava molto del suo tempo in redazione. Si racconta a tale proposito che avesse avvertito il prorio sergente che... se ci fosse stato bisogno di lui, l'avrebbero potuto rintracciare alla redazione de La Gazette!...
eh si,simenon mentre faceva il militare riusciva a scrivere le sue rubriche " Hors du poulailler"e "causons"sulla gazette de liege
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