mercoledì 12 febbraio 2014

SIMENON SIMENON. GEORGES NASCE OGGI... O DOMANI?

Oggi 12 febbraio è il giorno della nascita, nell'anno 1903, di Georges Jospeph Christian Simenon, così come viene scritto all'anagrafe di Liegi. Potremmo dire che Georges non sia nemmeno nato, che la sua vita, come succederà poi, soprattutto nell'infanzia e nell'adolescenza, viene condizionata dalla madre.
Infatti questa data è quella dichiarata da Henriette Brull, la genenitrice del futuro romanziere. La realtà è che il piccolo è nato pochi minuti dopo la mezzanotte e quindi nel giorno venerdì 13. Quella donna di 23 anni, religiosa sì, rigidamente protestante, ma altrettanto superstiziosa, non poteva accettare che il suo primogento fosse nato così malamente: di venerdì e per di più il 13.
Così succede che la stupidità della gente fà un uomo più vecchio di un giorno.
Il padre di Georges, Désiré Simenon, 26 anni, era un buono, troppo buono, soccombente di fronte alla carattere forte e dominante della moglie e su questa, e successivamente su altre questioni più importanti, non seppe mai imporsi A Henriette.
Lui impiegato in una società d'assicurazioni, lei commessa in un grande magazzino, la loro prima casa, quella dove nasce Georges, è al secondo piano del 26 di rue Léopold. Dopo tre anni arriverà un fratellino, Christian Francois Maurice Joseph, che completerà la famiglia. Chistian sarà il prediletto di mamma Henriette che non ne farà mistero e che farà di tutto per creare un rapporto molto problematico con Georges, una frizione che durerà praticamente tutta la vita. (quando Simenon corse nel '69 al capezzale di Henriette morente, questa gli chiese: "Che sei venuto a fare?").
Quando nacque Georges, Liegi era una città di circa 160.000 abitanti, che si preparava ad ospitare l'Esposizione Universale del 1905, ma che al Simenon che cresceva andava sempre più stretta, anche dopo essere entrato giovanissmo nella redazione de La Gazette de Liège. La sua passione per la scrittura, il suo sogno di diventare un giorno un romanziere dovevano avere orizzonti più larghi e scenari più cosmopoliti. Era scritto quindi che non avrebbe vissuto a Lieigi nemmeno vent'anni e infatti il 10 dicembre 1922 partì per Parigi, imbarcandosi per la grande avventura. 

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