Stanotte un'occasione con i fiocchi quella sul canale franco-tedesco Arte, dedicato tutto alla cultura e appunto all'arte. Il programma per i simenoniani doc è stato una chicca da leccarsi i baffi. Dedicata a Georges Simenon, il suo cuore è stato un documentario realizzato da uno dei massimi studiosi simeoniani, Pierre Assouline, che ha messo su oltre 50 minuti di reperti sonori, visivi, fotografie inedite, spezzoni dei film tratti ai suoi romanzi... insomma un patchowork accattivante e composto in maniera orginale e sapiente come ormai ci ha abituato questo geniale giornalista-saggista-biografo-scrittore....
Uno dei punti forti del documentario, che ha ricostruito la vita del romanziere attraverso i suoi momenti cruciali, ha trovato un motivo di grande interesse nella presentazione di un inedito documento sonoro in cui Simenon stesso legge alcuni passi della famosa Lettre à ma mère sul suo difficile e complesso rapporto con la madre Henriette. Una lettura a tratti commossi, a tratti strillata che ha ripercorso, anche nei toni, i tormentati rapporti tra madre e figlio. E a tale proprosito, Assouline ha posto l'accento su una coincidenza assai poco rilevata, ma che potrebbe essere un'orginale e pressoché inedita chiave di lettura non solo della letteratura, ma anche della vita di Simenon: " Il a commencé à écrire quand il a quitté sa mère et a cessé d'écrire à
sa mort". (Ha iniziato a scrivere quando ha lascito sua madre e ha smesso alla sua morte).
Non sono mancati i suoi esordi da giornalista, la pubblicazione del suo primo racconto su Le Matin, grazie a Colette, l'immancabile rapporto con le donne (diecimila?), il sensazionale lancio di Maigret, il suo cattivo rapporto con il mondo dei letterati.... Insomma una panoramica di grande suggestione anche per il modo in cui i vari tasselli di questo puzzle sono stati incastrati.
Un contributo prezioso è stato fornito da John Simenon, secondogenito dello scrittore, che gestisce molti dei reperti e dei materiali che si riferiscono alla vita e all'attivita letteraria del padre. Non a caso è proprio lui che ha ideato e realizzato il sito ufficiale di Georges Simenon "Simenon.co"
Come se non bastasse prima del documentario, alle 22.45, è stato messo in onda alle 20.45 un bellissimo film, L'horologer de Saint-Paul di Bertrand Tavernier (1974) interpretato da Philppe Noiret e Jean Rochefort, tratto dal romanzo L'horloger d'Everton (1954). Insomma una nottata memorabile.
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