venerdì 7 aprile 2017

SIMENON SIMENON. UN TORNADO CHIAMATO MAIGRET

Il lancio della serie Maigret, il grande successo e come cambia la vita dello scrittore

SIMENON SIMENON. UNE TORNADE NOMMEE MAIGRET
Le lancement de la série Maigret, le grand succès, et comment change la vie de l'écrivain
SIMENON SIMENON. A TORNADO NAMED MAIGRET
The launch of the Maigret series, its great success, and how the writer’s life changes.




Prima e dopo. Quasi quasi potremmo parlare per la vita di Simenon degli anni a.M e di quelli p.M.... cioè ante Maigret e post Maigret. Già, perché molti sono i momenti importanti nella vita del romanziere, ma forse nessuno così netto ed evidente da delineare chiaramente un prima e un dopo.
Come abbiamo enunciato nel titolo, fu un vero e proprio tornado che sconvolse la vita dello scrittore cambiandola definitivamente. Il successo venne rapidamente, come pure la popolarità e anche i soldi. 
Per prima cosa Maigret portò alla luce il vero nome dello scrittore che fino ad allora aveva firmato con circa una ventina di pseudonimi. Da Maigret in poi invece tutti conosceranno Georges Simenon, senza equivoci e senza dubbi. E non è poco per chi, fino ad allora, aveva scritto duecento titoli tra romanzi, racconti, romanzi brevi, destando però sempre dubbi sull'identità dell'autore.
Prima di Maigret erano gli editori a dettare legge. Chiedevano cosa, come e decidevano quanto tempo aveva per scrivere. Ora invece era lui ad imporre a Fayard il suo nuovo personaggio, e a dettare un contratto per un certo numero di titoli. 
Immaginiamo che una conseguenza del successo di Maigret fosse anche una certa rassicurazione sulle proprie capacità e di conseguenza un certa affermazione del proprio ego.
Prima la sua vita si era svolta prevalentemente a Parigi, se si eccettua il periodo in cui al seguito del marchese de Tracy aveva girato la Francia, e i suoi spostamenti era virtuali, atlante Larousse a la mano, per scrivere romanzi esotici e avventure di viaggio. Dopo invece arrivarono i suoi veri viaggi, prima in Europa, poi in Africa e quindi intorno al mondo. Un modo di allargare le sue vedute e di conoscere tipologie di vita, ambientazioni, uomini e donne di razze completamente diverse.
Il commissario aveva rivoluzionato anche la vita quotidiana di Simenon. E' vero che già dal '24 era andato ad abitare al 21 di Place des Vosges, lui e Tigy si erano sistemati in un piccolo bilocale al piano terra e in seguito presero un appartamento più grande al secondo piano. Ma dopo lo scrittore lasciò Parigi per la Vandea per un decina di anni, vivendo in dimore particolari e piccoli castelli giocando a fare il gentiluomo di campagna.
Prima Simenon era un estensore di storie e vicende richieste da altri, dopo vennero i romans durs, la letteratura cui scriveva in état de roman e che lo portarono a essere editato da Gallimard.
Il successo e la popolarità cambiarono il baricentro del modo di vivere le cose. Il mondo sembrava girasse intorno a lui. Erano lontani i tempi in cui doveva umilmente chiedere a Colette di pubblicargli un racconto. Ora personaggi come André Gide lo prendevano sotto la loro ala protettrice e registi come Jean Renoir lo cercavano per fare un film con il suo Maigret.
Insomma tra gli ultimi anni '20 e la prima metà dei '30 si verifica una vera e propria metamorfosi grazie a quel commissario che lui considerava allora ancora un ponte tra la letteratura alimentare e quella dei romans-romans, un periodo di narrativa semi-alimentare che serviva a fargli fare il grande salto.
E in parte così fu. Ma in parte Simenon si sbagliava. Pensava che quell'affaire con Maigret sarebbe durato solo per quella ventina di titoli per i quali aveva firmato un contratto con Fayard. 
E invece no. Potremmo dire infatti che, prima di Maigret, Simenon era come fosse solo. Ma dopo aveva trovato un compagno che visse insieme a lui per quarant'anni. Un compagno inseparabile. Lo scrittore cambiò mogli, compagne, nazioni, continenti, abitazioni, ma l'unica vera costante fu proprio Maigret. Chi, infatti, oggi potrebbe pensare al famoso romanziere Simenon, senza automaticamente vederlo affiancato dall'altrettanto famoso commissario Maigret?  (m.t.)   

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