venerdì 1 giugno 2018

SIMENON SIMENON. DALL'INCOSCIENZA ALL'INTUIZIONE, PASSANDO PER L'ISTINTO

Elementi che caratterizzano le opere dello scrittore, il suo modo di creare e la sua scrittura.

SIMENON SIMENON. DE L'INCONSCIENCE A L'INTUITION, EN PASSANT PAR L'INSTINCT
Les éléments qui caractérisent les œuvres de l'écrivain, sa manière de créer et son écriture
SIMENON SIMENON. FROM THE UNCONSCIOUS TO INTUITION BY WAY OF INSTINCT
Elements that characterize the writer’s works, his way of creating, and his writing.



Incoscienza, istinto, intuizione. Questi tre elementi sono i punti cardinali per orientarsi all'interno dell'universo letterario simenoniano. 
Il primo attiene al famoso ètat de roman  che permetteva allo scrittore di cadere, a suo dire, in una sorta di trance creativa, che permetteva al suo inconscio di guidarlo nel costruire la narrazione delle sue opere
"Devo approfittare di queste folate di d'incoscienza - spiega Simenon -  e se lascio passare il momento corro il rischio che questa incoscienza evapori". 
Insomma questa sembra davvero essere l'origine dell'ispirazione del romanziere. Una condizione di cui lo stesso Simenon ha parlato più volte. Nella famosa intervista da Médicine et hygiène del '68, in cui lo scrittore confermava "...passo la mia vita tra l'incoscienza e la ragione, perché non credo al mio mestiere che fatto attraverso l'incoscienza [...]  Bisogna che io apra la porta alla ragione , giusto per ciò che è necessario alla vita sociale. Quando ridiventassi raziocinante, perderei la precisione del mio subcosciente...".
L'istinto è un 'altro tratto distintivo di Simenon che nella sua vita si è affidato proprio a questo per le sues scelte, le sue valutazioni. E questo istinto è lo stesso che ha travasato nel suo commissario Maigret che ha più volte descritto come "non intelligente ma intuitivo".
E lo dice anche di sé stesso.".... io sono un istintivo, non sono affatto un intellettuale - quando rispondeva ad un'intervista di Bernard Pivot - non ho mai pensato un romanzo, ho sentito un romanzo...". 
Torna la sua conferma per questa tipologia di scrittura, ma alla ragione Simenon sembra non abbia mai dato una grande importanza alla ragione e alla razionalità.
"...non ho mai ubbidito alla ragione fin dalla mia infanzia ho seguito il mio istinto e continuo a seguirlo... - scrive Simenon in un suo Dictée del '79 - Fino ad oggi il mio istinto non mi ha mai ingannato,  anche se in qualche caso ha significato degli anni oscuri e dolorosi...".
DIcevamo prima dell'intuizione che è anche, non a caso, di Maigret. Ma aggiungeremmo noi anche un'altra caratteristica la sensibilità, un'altro elemento che non ha ha che fare con la ragione. Il commissario sente le cose, proprio come abbiamo visto, Simenon sentiva i suoi romanzi durante la scrittura.
Come dire: ragionare troppo sullo scrittore e sul personaggio serve poi così tanto. Sembra quasi un'invito di Simenon a leggere e godersi la sua letteratura senza troppe sovrastrutture raziocinanti. (m.t.)

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