venerdì 8 giugno 2018

SIMENON SIMENON. NON ABBIAMO MAI VISTO MAIGRET CHE...

Una serie di situazioni e di azioni che l'autore ha sempre negato al suo commissario.

SIMENON SIMENON. ON N'A JAMAIS VU MAIGRET QUI...
Une série de situations et d'actions que l'auteur a toujours refusées à son commissaire
SIMENON SIMENON. ONE NEVER SAW MAIGRET...
A series of situations and activities the author always denied his chief inspector






No, assolutamente ci sono degli atteggiamenti e delle situazioni in cui non vediamo mai Maigret durante tutta la serie. Sappiamo bene che Simenon ha costruito il personaggio dandogli i tratti che tutti conosciamo e che lo caratterizzano in modo molto particolare.
Ma formuliamo un'ipotesi, che potremmo definire quasi un gioco. Supponiamo che Simenon abbia costruito il personaggio anche operando volontariamente delle esclusioni ben precise, che delimitano i tratti del suo eroe in modo altrettanto efficace.
Da dove vogliamo iniziare? 
Considerata l'illustrazione che abbiamo scelto per questo post, potremmo iniziare dal sesso.
Una scena che non incontriamo mai è quella di un commissario un po' alticcio, magari allungato su divano di un locale notturno, abbracciato ad una ballerina mezza nuda. Una situazione che potrebbe avere degli sviluppi e che lasciamo alla vostra fantasia, a seconda dei vostri gusti e della vostra pruderie. Ma mai letta una cosa del genere sulle pagine dei suoi romanzi.
Nella serie non abbiamo mai visto il commissario impegnato in un inseguimento automobilistico, che magari si sporge dal finestrino e, pistola in pugno, spara raffiche di colpi nei confronti dell'auto inseguita.
No, questo non sarebbe Maigret, decisamente. Ma le esclusioni non riguardano solo questi aspetti più esteriori. Ad esempio non abbiamo mai visto il commissario prendersela fisicamente con un debole e anzi con loro non approfitta mai delta sua massiccia figura e il suo più tetragono sguardo.
Come pure non l'abbiamo mai percepito supino agli ordini dei superiori. Con il giudice Comeliau a volta deve ingollare ordini e disposizioni che non avrebbe mai voluto metter in pratica, ma il suo "obbedisco" non è mai passivo e rinunciatario, anzi è spesso foriero di future ribellioni o di condotte che andranno in direzione inversa rispetto alle direttive.
E anche fuori di Quai des Orfèvres, il commissario non ha mai un litigio serio e duraturo con M.me Maigret. Il marito arrabbiato con la moglie é una situazione d'altronde molto consueta a tutte le latitudini del mondo. Ma Simenon ha costruito la relazione tra i due con un carattere paccioccone di lui e con un comportamento di lei che antepone il marito a qualsiasi altra cosa. Come potrebbero litigare seriamente?
L'indifferenza. E' un'altra caratteristica che non compare mai. Il suo comportamento durante le indagini è sempre improntato alla massima disponibilità ad aprirsi verso l'ambiente del delitto, ad impregnarsi di quell'atmosfera, ad assorbire la mentalità e i valori di quella gente. Così riesce a comprenderli (colpevole compreso) e non sente il bisogno di giudicare.
Quello cui non abbiamo mai assistito è una scena in cui, all'occasione, Maigret si rifiuti di bere o almeno di assaggiare qualche manicaretto. Un Maigret che disdegna un bicchiere di bianco o un boccale di birra, oppure che rifiuta un buon sandwich o meglio un "fricandò all'acetosella", non si trova in nessuna pagina di tutta l'opera (malanni passeggeri a parte!).
E d'altronde un personaggio credibile è di solito composto da pieni e da vuoti, da presenze e da assenze, da luci e da ombre e, carenze e da elementi forti. E questo Simenon lo sapeva bene, anzi benissimo... meglio  e prima di noi. Ma l'avevamo premesso... il nostro era solo una sorta di giorco. (m.t.) 

2 commenti:

  1. Decisamente maigret lo ritenmgo il miglore per le sue peculiarità,non ha la patente,spesso gira in autobus,usa molto poco la pistola.non riesco a immaginarmelo a fare un inseguimento all'americana

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  2. Il est évident que Simenon a fait ce choix de ne montrer que certaines facettes de son commissaire, et d'en laisser d'autres dans l'ombre. Le premier exemple que donne Maurizio, celui des rapports de Maigret avec les femmes, est assez symptomatique. C'est vrai qu'on ne rencontre jamais de scène scabreuse dans la saga, mais le romancier a eu l'art de suggérer que son héros n'était pas insensible aux charmes féminins. Il suffit de relire certaines scènes, comme celle de La nuit du carrefour, lorsque Maigret est aux prises avec Else. Mais on voit aussi souvent le commissaire lorgner par l'échancrure des corsages ou des peignoirs, il est soumis plus d'une fois à la tentation, même s'il ne flanche jamais… du moins dans les textes des romans. Rappelons ce que Simenon répondait à Bernard Pivot, qui lui demandait si Maigret avait jamais trompé sa femme; le romancier avait dit: " Probablement, mais je n'en parle pas. Il y a beaucoup d'hommes qui trompent leur femme et qui n'en parlent pas. Pourquoi le mettrais-je dans le roman?"
    Le deuxième exemple, celui d'un Maigret ferraillant à tout rompre, pistolet au poing, n'est pas davantage décrit dans les romans. Rappelons cependant les quelques scènes de Maigret, Lognon et les gangsters, où manifestement l'auteur s'est amusé à mettre le commissaire dans des situations de "hard boiled".
    Autre exemple, celui de la boisson et des repas. Effectivement, Maigret est un gourmand-gourmet, et il ne refuse que rarement un verre d'alcool. Mais là aussi, son créateur s'est encore amusé à le mettre dans une situation a contrario, en l'envoyant faire une cure à Vichy. Maigret y sera contraint de manger des menus fort peu appétissants, et boire de l'eau…
    On pourrait trouver des contre-exemples quasiment pour chacune des situations que Maurizio a décrites. Mais contentons-nous de cette conclusion: Simenon a eu la subtilité et assez de finesse pour ne pas décrire un personnage tout d'une pièce, il lui a donné des caractéristiques générales et reconnaissables, mais il s'est permis parfois, par petites touches, de laisser entendre que Maigret a des facettes cachées, que tout n'est pas dit sur lui dans les textes; on pourrait dire que le commissaire a certainement une vie en dehors des romans, une vie que nous lecteurs pouvons prendre plaisir à imaginer. Voilà pourquoi Maigret est si attachant…

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