mercoledì 5 luglio 2017

SIMENON SIMENON. L'INTERVISTA ALLA TV RACCONTATA DA PIVOT

L'autore della trasmissione televisiva francese racconta la sua famosa intervista allo scrittore

SIMENON SIMENON. L'INTERVIEW A LA TV RACONTEE PAR PIVOT
L'auteur de l'émission télévisée française raconte sa fameuse interview de l'écrivain
SIMENON SIMENON. THE TV INTERVIEW RECOUNTED BY PIVOT
The author of the French television program relates his famous interview with the writer.


Ottobre del 1981. Ha luogo una delle interviste più famose fatte al romanziere. Forse grazie alla forza mediatica del mezzo televisivo, forse perché a condurla era una sorta di dominus della cultura televisiva francese, Bernard Pivot, forse per quel suo programma Apostrophe, mandato in onda prima da ORTF e poi da Antenne 2, e che ebbe un tale successo, tanto che andarono in onda oltre 720 puntate (1974-1990). E infine forse perché l'intervistato era un Simenon ormai conosciutissimo in tutto il mondo e in età da far temere che fosse una delle ultime interviste (...e invece visse altri otto anni).
Questa intervista, grazie alla determinazione di Pivot e all'arrendevolezza di Simenon, mise a nudo lo scrittore, al punto tale che tempo dopo Pivot si disse dispiaciuto di essere stato un po' troppo rigido... Già perché, in quella trasmissione Simenon si commosse fino alle lacrime, quando l'intervistatore gli fece rivivere i particolari del suicidio della figlia Marie-Jo.
"... credo di essermi spinto troppo in là quando lessi a Simenon il passaggio di "Mèmories intimes" in cui lui racconta il suicidio di sua figlia e quando precisa il modello della pistola (una calibro 22 a un sol colpo) - racconta Pivot - e gli chiesi se questo brano era stato scritto dal padre di Marie-Jo o dal padre del commissario Maigret...".
Questo fatto è riportato in articolo scritto dall'autore televisivo per la rivista Lire nell'89 e poi raccolto in un'antologia, L'Herne - Simenon (Cahiers de l'Herne - 2013)
L'intervista avvenne a Losanna nella casa in cui vivevano Simenon e Teresa, dove Pivot fu sorpreso dalla semplicità con cui l'accolse lo scrittore, quasi fossero due vecchi amici e si apprestassero a fare una semplice chiacchierata e non un'intervista televisiva che sarebbe rimasta epocale.
Quello che colpì l'intervistatore fu la calma e tranquillità che ispirava Simenon e tutta la casa, una vera "forza tranquilla" se si ripensa alla sua immensa produzione.
"... i romanzi, a decine, a centinaia si accumulavano e lui continuava serenamente, imperturbabilmente, impeccabilmente ad inventare nuovi personaggi e costruire nuove storie - racconta Pivot - Egli era il solo a non stupirsi di essere così produttivo...". 
Il personaggio deve aver colpito il giornalista per la sua tranquillità, tutto il contrario delle ansie che si agitavano in lui quando nelle sue trasmissioni andava ad intervistare gente come Levi-Strauss, la Yourcenair, Solgenitsin, Bukowsky, Nabokov, solo per citare qualche nome.
Questa tranquillità era percepita da Pivot anche in merito alle famose diecimila donne che  simboleggiavano l'importanza del sesso per Simenon. Ma un sesso senza nessuna forzatura, senza nessun comportamento maniacale. Era un'esigenza che l'uomo doveva soddisfare naturalmente... "...la sua potenza sessuale e la sua potenza di scrittura erano fenomenali - osserva Bernard Pivot - ... e mentre in alcuni queste due tendenze confliggono, in Simenon si nutrivano una dell'altra..." . (m.t.) 

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