giovedì 3 agosto 2017

SIMENON SIMENON. GEORGES RACCONTA LE DONNE FRANCESI

Come lo scrittore vedeva i comportamenti del sesso femminile della Francia 

SIMENON SIMENON. GEORGES RACONTE LES FEMMES FRANÇAISES
Comment l'écrivain voyait les comportements de la partie féminine de la France
SIMENON SIMENON. GEORGES TELLS ABOUT FRENCH WOMEN
How the writer saw the behaviours of the female part of France






















"Le Francesi in generale non sono né troppo pudiche né troppo sfacciate...", "...la donna (Francese) è golosa di tutto quello che riguarda l'amore..." , "... grattate la più raffinata delle Francesi, spulciate il suo comportamento e, quasi sempre, troverete un che di contadino, che era stato di sua madre, di sua nonna o dei suoi avi..."
Ecco tre frasi che esprimono alcuni dei pensieri di Simenon sulle donne francesi. 
Certo, ci chiediamo se le conoscesse bene. Già, perché partendo dalle mogli, dobbiamo constatare che la prima, Tigy, era belga, la seconda, Denyse, era canadese, l'ultima sua compagna, Teresa, era italiana. Tra le amanti famose, una per tutte, Josephine Baker era invece americana. Nel cerchio stretto della famiglia dobbiamo arrivare alla femme de chambre "Boule" per trovare una Francese con cui ebbe un rapporto duraturo (e anche sessuale).
E poi sappiamo che in Francia Simenon visse tutto sommato una  breve parte dei suoi 86 anni, (1922-1945) cioè 23, poco più di un quarto.
Certo tra le diecimila donne di cui millantò(?) nell'intervista con Fellini, una buona parte saranno state Francesi. E poi comunque l'assidua attenzione e frequentazione del sesso femminile gli forniva forse una sensibilità particolare per capire anche le Francesi.
Quello che dice Simenon a proposito delle Francesi risale al 1958. Dopo la sua giovinezza in Belgio, gli anni della primissima maturità in Francia, i dieci successivi vissuti in America e dopo la sua recentissima sistemazione in Svizzera, aveva modo di poter fare i necessari confronti tra il nuovo e il vecchio continente e tra vari paesi di quest'ultimo.
Le donne Francesi sono emancipate, ma "...esse non sono più confinate nelle loro case. Le si incontra quasi dappertutto dove ci sono degli uomini, ma esse non danno la sensazione di volersi mettere al loro posto o a maggior ragione di dominarli -  scrive il romanziere  - Esse restano delle compagne, ma la loro apparente umiltà non impedisce loro di essere quello che esse sanno di dover essere: l'elemento stabilizzatore, conservatore..." 
Come dire, l'emancipazione femminile delle Francesi alla vigilia degli anni '60 è ancora in buona parte da scrivere. Simenon crede che queste donne non spingano i loro uomini a fare delle follie, ma bensì cerchino di evitarlo, anzi incanalando la loro esuberanza per fini utili e concreti. 
"...la donna francese, sia a Parigi, come nella campagna, non ha più temperamento delle sue sorelle degli altri paesi. Essa non è né più cinica, piuttosto il contrario - sottolinea Simenon -  tutt'al più si può dire che... le regole della morale ufficiale, tranne qualche dettaglio, sono le stesse, ma questo non ha una grande importanza, quello che conta non è forse il modo con cui vengono osservate?...
Insomma le Francesi avrebbero un modo loro per interpretare la morale ufficiale. E' evidente che Simenon si riferisce al sesso e all'atteggiamento più "flessibile" delle Francesi. 
Certo le sue opinioni, oggi, suonano terribilmente maschiliste, ma anche Simenon é figlio del suo tempo e ad esempio era convinto che "...la Francia è senza dubbio uno dei paesi al mondo in cui dove la donna gioca il suo ruolo ne modo più discreto possibile. Non si sono visti cortei di suffragette, le Francesi non hanno i  loro club, le loro cene e esistono meno maisons du thé che altrove...".
Insomma donne, le Francesi,  che sono con i piedi ben piantati per terra, ma che sanno come trattare i loro uomini e che hanno con l'amore un rapporto abbastanza aperto, ma molto discreto, almeno ad ascoltare il Simenon che ce ne parla alla vigilia degli anni 60. (m.t.)

1 commento:

  1. il lungo reportage "la femme en france"fu pubblicato nel 1959 e poi rieditato nella serie delle opere complete di sigaux,nel libro à la decouverte de la france e in tout simenon

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