martedì 23 novembre 2010

PALINSESTI TV: VECCHI SCENEGGIATI E FICTION, REMAKE MAIGRET ESEMPIO EMBLEMATICO

Su La Stampa (Fulvia Caprara) • Si fà un gran parlare dell'andazzo della televisione italiana che insiste nei rifacimenti di quelli che una volta si chiamavano riduzioni telelvisive o sceneggiati.  E non se ne parla bene. Uno dei quesiti che ci si pone è perché piuttosto che rifare peggio cose già fatte, non si lavori su idee e soggeti inediti. E invece non è così e l'esempio del Maigret è esemplare Si è tentato da parte di Mediaset la riproposizione della serie del commissario, interpretato in Rai negli anni '60 e '70 da Gino Cervi. E nonostante la scelta di un bravo atrore per interpretare Maigret (Sergio Castellitto) la cosa non ha funzionato. Share insoddisfacente e cancellazione di una eventuale seconda serie. Proprio su La Stampa queste considerazioni vengono oggi riproposte e parlando della riproposizione, si legge "... È successo perfino al povero Maigret, gioiello della tv in bianco e nero, con Gino Cervi e Andreina Pagnani. Nel 2004 su Canale 5 è andata in onda la nuova versione, nei ruoli chiave due tra i migliori interpreti della scena italiana, Sergio Castellitto e Margherita Buy. Presentazione in grande stile, attesa e curiosità da parte del pubblico. Si parlava già di un seguito, se il verdetto dell'audience fosse stato favorevole, la seconda serie sarebbe partita subito. E invece non se ne fece nulla. Il neo-Maigret affondò nel coro delle critiche, sembra che al pubblico, tra le altre cose, non fossero piaciuti i toni pastello della scenografia, l'esatto opposto di quel lucente grigio piovoso che aveva contribuito al fenomeno del vecchio ciclo..."Una disamina attenta e in profondità con cui non si può essere d'accordo. A Simenon, non molto abitutato certo ai flop, tutta questa storia non sarebbe piaciuta. A lui piceva il Maigret di Jean Gabin (quello cinematografico quindi), tanto da fargli affermare "Dopo aver visto Gabin nei panni di Maigret, ogni volta che mi metto alla macchina da scrivere per stendere una nuova inchiesta del commissario, è inevitabile. I tratti  del volto attribuisco a Maigret sono quelli dell'attore. Ho paura che, se continuerà così, prima o poi Gabin finirà per chiedermi... i diritti per lo sfruttamento della sua immagine!":

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