venerdì 16 marzo 2018

SIMENON SIMENON. UN PASSEGGERO CLANDESTINO... NEL BEL MEZZO DELLA VITA DI SCRITTORE

Il romanzo scritto in America nel '47 proprio a metà dell'attività del romanziere


SIMENON SIMENON. UN PASSAGER CLANDESTIN... AU BEAU MILIEU DE LA VIE D'ECRIVAIN
Le roman écrit en Amérique en 1947, exactement à mi-parcours de l'activité du romancier
SIMENON SIMENON. A STOWAWAY… HALFWAY THROUGH THE WRITER’S LIFE
The novel written in America in 1947, right in the middle of the novelist’s activity.



Facciamo un po' di conti. Vogliamo segnare come vero esordio di Simenon nella scrittura la pubblicazione del racconto La petite Idole sulla pagina culturale de Le Matin, gestita da Colette? Bene allora siamo nel 1922 che prendiamo come punto di partenza della sua carriera di scrittore.
La fine è nota. Simenon smise di scrivere nel 1972, quando non riuscì nemmeno a buttar giù l'incipit del romanzo Victor
Bene fanno cinquant'anni tondi tondi. E se per giocare un po' volessimo cercare il punto medio di questo mezzo secolo passato a scrivere? E' facile. Almeno aritmeticamente: 25 anni aggiunti a 1922 fa 1947.
Quello è l'anno della metà, il giro di boa del romanziere.
Non che tra prima e dopo cambi qualcosa. Ma, l'abbiamo detto è un gioco e come tale dobbiamo prenderlo. In quel periodo Simenon viveva negli Usa da un paio d'anni, era ormai consolidato il suo amore per Denyse, si era stabilito in Florida e la sua carriera di scrittore correva liscia tra romans dur e Maigret.
Di quell'anno ricordiamo la stesura di Le passager clandestine a Bradenton Beach, una storia esotica che si svolge tra Panama e Tahiti, che gira intorno ad un'eredità tra interessi, amori, sotterfugi e con l'inevitabile destino che aleggia sui protagonisti. Una tipica storia simenoniana la cui vita, procede sì tranquilla, ma che ha compiuto dei tornanti, magari non proprio nel '47, ma qualche anno prima. Già perché la svolta americana, che durerà dieci anni, non è una parentesi, ma un pezzo importante della vita dello scrittore. Non solo per lo spostamento geografico notevole, ma anche perché "nuovo mondo - nuova vita". E la nuova vita si chiama Denyse Ouimet, la giovane canadese entrata nella sua vita come un fulmine e destinata a diventare la seconda signora Simenon.
Ma quello fu un anno proficuo per la scrittura perchè sempre lì a Bradenton Beach aveva già scritto Il destino dei Malou e sempre in quei dodici mesi anche il famosissimo Lettre a mon juge.
Quindi "il mezzo del cammin del romanziere" è un periodo piuttosto produttivo ed è il momento in cui inizia a crescere la sua  reputazione come romanziere e la sua fama come autore dei Maigret. Ma questo succede in Europa piuttosto che in America dove Simenon ha trovato molti romanzieri che considera i migliori del secolo, ma dove c'è una certa resistenza a riconoscere le sue qualità.
Quello fu anche l'anno di un grave lutto. Morì infatti nel golfo del Tonchino il fratello minore, Christian che Georges aveva fatto arruolare nella Legione Straniera, per farlo sfuggire alla giustizia belga che lo inseguiva i suoi trascorsi di sangue con i nazisti.
Insomma una data significativa nella sua vita, ma che, come succede a tutti, non fu vissuta dal romanziere con nessuna consapevolezza di trovarsi alla metà della sua vita di scrittore. E certo non si accorse di passare la linea della propria metà carriera, per lui la vita era appena ricominciata con Denyse, avrebbe avuto altri figli e avrebbe scritto ancora tantissimi romanzi. Il destino intanto segnava una linea di cui lui, come d'altronde tutti noi, non ne aveva cognizione. (m.t.)    

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