SIMENON SIMENON. L'ANNEE RECORD, SIX ROMANS DURS ET QUATRE MAIGRET
Le deuxième an des Maigret, l'an des romans durs, l'an de l'entrée chez Gallimard. Un an difficile à oublier
SIMENON SIMENON. 1932 THE YEAR OF RECORD: SIX ROMANS DURS AND FOUR MAIGRET
The second year of Maigret, the year of the romans durs, the year of entry in the Gallimard. A year difficult to forget.
1932. Simenon non ha ancora trent'anni. E già era Simenon. Nel senso che a guardarsi indietro poteva constatare una'attività quasi decennale di romanziere popolare, con racconti, romanzi brevi, oppure a puntate sui giornali, o su economici libricini destinati ad operai, cameriere, sartine, pendolari, gente con non molta istruzione, ma un gran voglia di leggere. E avventure, storie galanti, viaggi esotici, gialli, quello che chiedeva il mercato Simenon produceva. E lo faceva con la sua velocità e la sua versatilità, ben sapendo che era una scuola preziosa che lo avrebbe portato... lo avrebbe portato... ancora non sapeva che lo avrebbe portato a Maigret, ma aveva una fede incrollabile che un giorno avrebbe scritto i "suoi" romanzi, come li sentiva lui, come li voleva lui, romans durs, spietati come il destino, con le storie della gente di tutti i giorni, della stessa che poi li avrebbe letti e si sarebbe riconosciuta in quei personaggi, in quelle vicende,
E alle spalle di Simenon, vicinissimo, appena un anno, il boom del commissario di Quai des Orfèvres. Lanciati i primi due titoli il 20 febbraio dell'anno precedente, la loro pubblicazione era continuata al ritmo di uno al mese. Un successo crescente e la fama che finalmente si concentrava su un unico e solo nome, il suo, quello vero e non la ventina di pseudonii sparsi tra i circa duecento titoli del periodo precedente.
Ma ora proviamo noi a guardare avanti. Almeno per quel 1932 che si rivelerà un anno davvero eccezionale.
E l'anno per Georges parte appunto nel gennaio del '32 quando ad Antibes, a Le Roches-Gris inizia e finisce di scrivere L'Affaire Saint- Fiacre per la precisione il quattordicesimo Maigret in ordine di pubblicazione.
Come racconta Pierre Assouline nel suo Simenon Biographie "Les Roches Gris, boulevard James Wyllie, au Cap d'Antibes. E' in questa villa, presa in affitto dallo scrittore Henri Duvernois, che i Simenon si sistemano a dicembre (1931) dopo aver venduto l'Ostrogoth. Molto chic l'inverno in Costa Azzurra. Ma lo scrittore è lì prima di tutto per lavorare...".
Infatti quel gennaio e quel posto dovevano avere qualcosa di speciale perchè nello stesso mese Simenon finisce di scrivere anche Chez les Flammands, altro Maigret doc.
A febbraio monsieur le romacier riposa. Ma lo aspetta un marzo di fuoco. Si è trasferito a La Rochelle (Charente Maritime) dove all'Hotel de France completa un terzo Maigret Le Fou de Bergerac. Ma è solo l'inizio. Sempre a marzo scriverà alla Richardière (dove rimarrà qualche tempo),a Marsilly un comune vicino La Rochelle, un roman dur Le Passager du Polarlys, e subito un'altro La Locataire.
Ad aprile il nostro Georges inizia (ma non termina) L'Evadé (il primo romans dur targato Gallimard)... si è impigrito? Macchè, a maggio sforna un'altro Maigret, Liberty-Bar.
Quell'estate non è tanto aria di vacanze se è vero che riuscì a completare ben tre romans durs! E' la volta de Les Pitard, poi Le clients d'Avrenos e infine Les Gens d'en face.
Giovane, in forze, capace di rimanere in ètat de roman per dieci/undici giorni consecutivi (ricordate che Simenon scriveva un capitolo al giorno) è evidente che questi dieci romanzi da gennaio a settembre non gli hanno portato via poi troppo tempo, se è e vero che in una decina di giorni terminava il romanzo, più un piccola pausa poi altri due o tre giorni per la revisione. Vogliamo contare quindici giorni in tutto? Bene fanno 150 giorni su 270. Avanzano 120 giorni... quattro mesi. Sbagliavamo a dire... niente vacanze. E poi non scordiamo che siamo ad ottobre e fino al 31 dicembre? Come occupare il tempo di tre mesi?
Niente paura nell'estate del '32 per esempio ha fatto un lungo viaggio in Africa e al ritorno ha scritto molti reportage per i giornali.
Insomma avete il fiatone? Simenon no. E' all'inizio di quel meraviglioso viaggio nella letteratura, romanziere a bordo dei suoi romans durs, com'era nei suoi sogni quando ancora adolescente fantasticava nelle brume di Liegi. (m.t.)
Sapere dove quando e come sono stati scritti i libri o i racconti instaura una speciale intimità con lo scrittore Simenon. Perche cambiava spesso casa e residenza e perchè in ogni posto dove è stato sembra aver succhiato l'essenza del luogo, non solo il suo spirito ma anche il suo gusto. Gusto che ci trasferisce a noi lettori. Sapido amaro infuocato delicato desolato grigio e fumoso. Si Simenon spesso nei Maigret più raramente nei roman roman incolla alla trama un sapore che sia di bevute o di paesaggio o di cucina o di pioggia.
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