SIMENON SIMENON: UNE ENQUETE INSOLITE POUR MAIGRET
Une enquête insolite pour Maigret et une façon insolite d'enquêter, qui, finalement, se révélera quand même efficace
SIMENON SIMENON: AN UNUSUAL INVESTIGATION FOR MAIGRET
An unusual investigation for Maigret and an unusual way to investigate, which nevertheless reveals itself to be effective in the end.
Tra
i molti romanzi e racconti incentrati sulla figura di Maigret, ce n’è
uno in cui il famoso commissario del Quai des Orfèvres sembra, a mio
avviso, condurre l’inchiesta in modo del tutto diverso e insolito per
lui: cioè non tanto affidandosi alla propria intuizione, all’indagine
psicologica dei personaggi, al proprio infallibile fiuto da poliziotto,
quanto seguendo piuttosto un metodo rigorosamente logico, meno
improvvisato e scientificamente preciso.
Mi riferisco al breve
racconto Le lacrime di cera dove, a momenti, si ha quasi l’impressione
di un commissario Maigret che agisce, sulla scena del crimine, con tanto
di lente d’ingrandimento davanti all’occhio, in cerca di indizi e di
prove utili alla soluzione del caso.
Si potrebbe quasi parlare –
può darsi che l’accostamento risulti azzardato – di un Maigret-Sherlock
Holmes il quale, in un atteggiamento alquanto induttivo, ispeziona ogni
segno, qualsiasi traccia – anche quella apparentemente insignificante –,
per scoprire tutto quello che abbia una diretta e concreta attinenza
con il delitto.
Alla infine, sulla base di vari elementi raccolti
e di quelli (documenti, elenco di oggetti, fotografie, verbali di
interrogatori) fornitigli prima di partire per Vitry-aux-Loges (località
dove appunto è stato commesso l’omicidio: quello dell’anziana
Marguerite Potru), ogni cosa è ben chiara nella sua mente: movente e
dinamica dell’assassinio, nonché il responsabile di questo.
Il
racconto, se avesse avuto per protagonista un altro commissario di
polizia (francese o di diversa nazionalità) o un qualunque investigatore
privato, sarebbe stato – io penso – ugualmente credibile, come invece
non lo sarebbero altri racconti e romanzi di Simenon, nei quali la
figura del nostro Maigret campeggia con tutto il peso del suo
caratteristico, inimitabile modo di condurre le indagini: unico e
peculiarmente efficace.
Paolo Secondini
Je suis d'accord avec toi, Paolo, et on peut ajouter qu'il y a, dans ces nouvelles écrites à la fin des années '30, un côté "whodunit" auquel Simenon semble s'être adonné avec amusement; par exemple, la nouvelle "La fenêtre ouverte" ressemble furieusement au style "meurtre dans une chambre close" à la Agatha Christie. C'est ce qui fait l'intérêt, je trouve, de ces nouvelles par rapport aux romans: elles donnent un éclairage supplémentaire et un peu différent au personnage de Maigret, et c'est comme si Simenon voulait nous dire: "voyez, je suis capable de varier les genres, et si je l'avais voulu, j'aurais très bien pu me contenter de faire de Maigret un détective tout ce qu'il y a de plus ordinaire". Heureusement pour nous, Simenon a fait de son personnage quelque chose de beaucoup plus subtil et beaucoup plus complexe...
RispondiEliminaSinceramente, Murielle, a volte preferisco il Maigret dei racconti (perlomeno di certi racconti) al Maigret dei romanzi. A ogni modo trovo insuperabile Maigret nel romanzo Il pazzo di Bergerac, a mio avviso uno dei migliori di Simenon.
RispondiEliminaOgnuno ha il suo Maigret preferito, ma finiamo sempre per leggerli tutti! Mica scemo Simenon
RispondiElimina"Les larmes de bougie"è del 1936,uno dei primi racconti con Maigret
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