SIMENON SIMENON. QUAND LE JEUNE GEORGES ETAIT EDITORIALISTE A LA GAZETTE DE LIEGE
Les débuts comme reporter dans le quotidien de sa ville
SIMENON SIMENON. WHEN YOUNG GEORGES WAS A REPOTER FOR THE LIEGE GAZETTE
His beginnings as a reporter for the city's daily newspaper
Tutti conoscono le qualità del Simenon romanziere, ma forse non tutti 
sono a conoscenza dei suoi inizi come giornalista. Egli lavorò infatti 
presso la Gazette de Liége dal 1919 al 1922 (quando a dicembre partì per
 Parigi). 
Occupiamoci stavolta del Simenon redattore ed 
editorialista. Già, editorialista, perchè il quotidiano della sua città 
natale gli affidò ben presto alcune colonne nelle prime pagine, spesso 
anche in prima pagina. Il giovane Georges aveva ben due rubriche in cui 
scriveva i suoi editoriali sui più svariati temi   intitolati “Causons”e
 “Hors du Poulailler" firmandosi Georges Sim (in quest'ultimo caso si 
firmava, a volte, ironicamente Monsieur le Coq). Questi articoli  non 
mancavano certo di sarcasmo, sagacia e talvolta persino irriverenza ed il
 giovanissimo Simenon teneva testa su argomenti di elevata importanza ai
 giornalisti degli altri periodici della città. 
Nel settembre 
1921 per diversi giorni, ad esempio, scrisse un botta e risposta sul 
problema della Vallonia, su un meeting in cui si parlava di annessione di
 questa alla Francia e sul bilinguismo in Belgio, in seguito ad una legge
 del luglio dello stesso anno. Il giornale Noss Pèron, il quale 
probabilmente aveva il dente avvelenato col futuro creatore di 
Maigret, poichè si era avvalso per qualche tempo della sua collaborazione,
 ironizzava sulla giovane età dell'editorialista della Gazette, dicendo 
che avrebbe avuto bisogno di una sonora sculacciata. Simenon non si 
scompose e consigliò ai suoi dirempettai una bella doccia fredda. 
In
 altri casi nei suoi articoli si occupò dell'incuria amministrativa 
degli enti pubblici locali, per un lungo periodo scrisse testi sul 
problema ebraico,insomma il futuro genio della letteratura dimostrava 
una certa cultura e preparazione su vari temi di attualità (anche 
politica) che, uniti ad una giovanile e probabilmente caratteriale 
sfacciataggine, ne facevano la “piuma” più tagliente di Liegi. Questo 
apprendistato credo che sia stato per Simenon utile per le opere che 
scrisse nella maturità e ritengo che non andrebbe considerato di secondo 
piano, insomma penso che avrebbe potuto diventare un ottimo giornalista 
Andrea Franco
 

 
 
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